Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 23-12-2020
Babbo Natale porta la neve a bassa quota e localmente anche in pianura al nord. Come si definisce il Bianco Natale? Fine anno freddo e perturbato, con un’altra perturbazione nevosa a bassa quota fra domenica e lunedì.
Dopo un lungo periodo di presenza di correnti miti e umide atlantiche in quota e di alta pressione ormai invecchiata al suolo, come preannunciato a Natale assisteremo a un cambiamento. Babbo Natale viaggia insieme a un fronte freddo seguito da aria polare marittima, solo in parte artica marittima. Questo fronte transiterà associato ad una veloce saccatura in quota e temporaneamente a un minimo sul Tirreno.
E’ una situazione che potrebbe finalmente portare un bianco Natale a basse quote e probabilmente anche in alcune zone di pianura del nord. Ma non è finita, a fine anno ci attendono altre perturbazioni. Nevicherà abbondantemente in pianura padana?
Che cos’è un bianco Natale?
L’Organizzazione meteorologica mondiale non ne da la definizione, ma diversi servizi meteorologici si sono dati uno standard per definire il bianco Natale. Bianco Natale infatti è una locuzione popolare grazie ai libri di Charles Dickens, alla famosa canzone di Bing Crosbey e in tanti film.
Meteorologicamente, negli Stati Uniti la NOAA considera Bianco Natale quello in cui almeno un pollice di neve (2.54 cm) copre il suolo. Più stringente invece il Metoffice, servizio Meteorologico inglese. Il criterio nel Regno Unito è che deve cadere neve, anche poca, nelle 24 ore del giorno 25.
Nell’emisfero australe invece è piena estate e a parte la Patagonia e l’Antartide, di fatto non esiste il Bianco Natale.
In Italia il Bianco Natale per la pianura e basse quote non è frequente come si crede; diverso il discorso per la montagna, ovviamente, sia Alpi che Appennino. Stando alle osservazioni, a Milano e Torino il Bianco Natale manca dal 2000, a Modena e Bologna addirittura non nevica in modo copioso a Natale addirittura dal 1963.
Vigilia grigia, poi bianco Natale: ecco dove
Il giorno 24 nulla lascerà presagire una svolta fredda a Natale. La Vigilia sarà grigia e umida un po’ ovunque, e anche mite. Ma sulle Alpi di confine ecco le prime avvisaglie con fiocchi che si infittiscono in giornata.
La mattina di Natale la neve cade su molte zone alpine, debole su quelle occidentali, più fitta dalla Lombardia al triveneto. Neve che continuerà per quasi tutta la giornata, insomma sulle Alpi sarà bianco Natale.
La pianura padana si sveglierà con qualche pioggia, ma già di prima mattina nel basso Piemonte la precipitazione muta in neve. Buone speranze di bianco Natale a Cuneo, niente da fare invece a Milano e Torino dove le precipitazioni cessano prima che entri aria fredda.
Sempre in mattinata, prende a nevicare anche fitto su tutto l’Appennino Tosco Emiliano; favorita per il bianco Natale a bassa quota è l’Emilia. Qui la neve nel pomeriggio scende fino a 200-300 m, a tratti qualche fiocco può però arrivare a Piacenza e Parma. In particolare per la sera di Natale la neve arriverà fin verso Modena e Bologna. Scarse le speranze invece di neve al piano nelle città venete
Al centro il bianco Natale si concretizzerà nel pomeriggio nelle zone montuose e a tratti collinari dell’Appennino centrale, oltre 700-1000 m. Altrove, rovesci e qualche pioggia. Rovesci anche in Sardegna, non esclusa neve sulle zone più alte del Gennargentu. Al sud rovesci a ridosso delle coste tirreniche, su quelle Adriatiche e Sicilia.
Da Santo Stefano temperature in calo
Il giorno 26 si fa largo il sole sulle Alpi e su molte zone del nord, con freddo risveglio. In mattinata ultime nevicate sull’Appennino Tosco Emiliano, e neve anche fitta su quello romagnolo, oltre i 300-500 m, e anche in quello marchigiano. Instabile con rovesci un po’ su tutto il centro e Sardegna, dove la neve potrà comparire anche a 1000 m.
Temporalesco al sud, con rovesci di neve in Basilicata e Irpinia a 600 m e in Sila e Aspromonte oltre 800-1000 m.
Domenica 27 la giornata inizia con ampie zone di sereno su tutta la penisola, e temperature minime in ulteriore calo, gelate diffuse al nord, fino a -5,-6°C, e anche al centro, con -3,-4°C nelle conche interne. Domenica pomeriggio rapido aumento delle nubi a nordovest e torna la neve in Appennino ligure e tosco emiliano a quote basse, 300-400 m. A sera probabile estensione delle nevicate al nordovest, anche in pianura
Lunedì 28 dicembre fitta nevicata al nord?
La prossima settimana sembra aprirsi con una nevicata che potrebbe anche essere abbondante al nordovest e su tutte le Alpi.
Ci sono buone possibilità che la neve cadi fitta in Piemonte e Lombardia, incluse le geandi città, mentre il nordest ed Emilia Romagna probabilmente risentiranno di richiami di aria relativamente più mite e di conseguenza avranno piogge.
Variabile al centro, con qualche pioggia in Toscana, e parzialmente soleggiato al sud con temporaneo aumento delle temperature per lo scirocco.
E poi? Fine anno sembra perturbato e freddo invernale, ma vista la dinamicità della situazione ci fermiamo qua e concludiamo augurando un Buon Natale per tutti!