Perché il Meteo di Ottobre è Così Imprevedibile

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: Previsioni - Pubblicato il 17-10-2025

Giusto che sia così, ma ha caratteristiche particolari

 

Torniamo indietro di circa una settimana. In quel periodo, i modelli matematici mostravano scenari atmosferici molto differenti rispetto alla situazione attuale. Si ipotizzava, infatti, che la forte ondata di freddo continentale che ha investito l’Europa orientale potesse estendersi anche verso l’Italia.

 

Con il passare del tempo, però, le previsioni hanno iniziato a cambiare continuamente. Prima alcune rettifiche, poi veri e propri stravolgimenti, che hanno reso difficile avere certezze. Ricorderete sicuramente che in più di un’occasione era stata evidenziata la necessità di restare prudenti nelle valutazioni.

 

Poi, un cambiamento inaspettato è comparso nelle mappe previsionali: l’arrivo di una massa d’aria umida, in discesa lungo il margine orientale dell’Alta Pressione che nel frattempo si era allungata verso nord, tra le Baleari e il Nord Africa. Questo movimento ha fatto presagire un abbassamento dei geopotenziali in quota, ovvero la possibilità concreta che si formasse una “goccia fredda” instabile.

 

Ed è esattamente ciò che è accaduto. La goccia fredda si è effettivamente formata, alimentata dalle elevate temperature delle acque del Mediterraneo. In Spagna nordorientale, lungo la costa, questa configurazione ha provocato violenti temporali e allagamenti molto gravi, causando ingenti danni.

 

Attualmente il nucleo instabile si sta spostando lentamente verso est, puntando le regioni del Centro-Sud italiano. Nel frattempo ha già interessato la Sardegna, con temporali localmente molto intensi e allagamenti, e anche la Sicilia, dove si sono verificati fenomeni simili, con piogge potenzialmente alluvionali.

 

Ma perché tutto questo disordine atmosferico? La spiegazione è semplice: questo non è l’autunno a cui siamo abituati. Non è quello tendenzialmente asciutto e stabile degli ultimi anni, né il classico autunno dominato dalle correnti atlantiche. Quello di quest’anno è stato, finora, caratterizzato da scambi meridiani, ovvero dal movimento di masse d’aria calda e fredda lungo l’asse nord-sud.

 

In un simile contesto può davvero accadere di tutto. L’energia termica presente nei mari e nell’atmosfera è ancora molto elevata, e ciò complica enormemente il lavoro dei centri previsionali. Anche i più avanzati modelli internazionali stanno incontrando difficoltà nel fornire previsioni affidabili a medio termine. Finché non torneremo a una situazione dominata dalle correnti atlantiche, le previsioni continueranno a presentare ampie incertezze.

 

Un ritorno delle correnti atlantiche potrebbe verificarsi la prossima settimana, ma non è detto che semplifichi il quadro meteorologico. Le temperature superficiali del Mediterraneo resteranno alte ancora per diverse settimane, e anche lievi intrusioni di aria umida e instabile di origine oceanica potrebbero innescare nuovi peggioramenti intensi. Al momento, però, nessun modello previsionale sembra suggerire eventi significativi in tal senso. Tuttavia, è importante restare aggiornati quotidianamente: da qui alla fine del mese potrebbero ancora verificarsi sviluppi interessanti. E siamo pronti a scommetterci.

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