
Dopo giorni caratterizzati da instabilità e frequenti passaggi perturbati, l'Italia è nuovamente sotto l'influenza dell'anticiclone africano. Un sistema di alta pressione che ha ripreso il sopravvento sul Mediterraneo centrale, riportando condizioni di stabilità con cieli perlopiù sereni o appena velati.
L'atmosfera sembra quasi sospesa, come se l'autunno fosse ancora lontano, nonostante la stagione sia ormai avanzata. La Penisola vive una fase che sembra più estiva che autunnale, con temperature che continuano a superare di gran lunga le medie stagionali.
Le ore più calde della giornata vedranno qualche sporadico annuvolamento lungo i rilievi alpini e appenninici, fenomeno del tutto naturale in presenza di aria calda e umida che favorisce la formazione di nubi cumuliformi. Tuttavia, non sono previsti eventi significativi o rotture della stabilità atmosferica. La vera notizia, tuttavia, riguarda le temperature: al Sud e sulle isole maggiori, in particolare in Sicilia, i termometri raggiungeranno i 35 gradi, con valori che potrebbero salire ancora nelle zone interne, lontane dalle brezze marine.
Il Centro non farà eccezione, con massime comprese tra i 33 e i 34 gradi, in particolare in Toscana, Umbria e Lazio, e nelle valli appenniniche, dove l'accumulo di calore risulta particolarmente evidente.
Al Nord, da Torino a Milano fino a Bologna e Verona, le temperature sfioreranno facilmente i 30 gradi, con punte che potranno arrivare fino a 32 gradi nelle aree urbane e nei fondovalle, dove l'afa renderà l'aria ancora più pesante.
Secondo le previsioni, questa fase di caldo anomalo e di stabilità atmosferica proseguirà almeno fino a domenica 21. Tuttavia, cominciano a manifestarsi i primi segnali di un cambiamento. Sul settore occidentale dell'Europa, la pressione atmosferica inizia a diminuire, aprendo la strada a una perturbazione di origine atlantica.
Da domenica sera, il fronte nuvoloso inizierà a interessare il Nordovest italiano, portando le prime piogge e segnando l'inizio di una graduale fine dell'egemonia anticiclonica. Si tratterà di un passaggio simbolico che segnerà la chiusura della lunga estate italiana, che ancora una volta si è prolungata oltre i suoi confini naturali, occupando buona parte del mese di settembre.
