Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 11-02-2021
Ci siamo! Molte regioni italiane stanno per essere investite da quella che sarà quasi certamente la più intensa ondata di freddo della stagione. Termometri in picchiata e neve a quote molto basse al centrosud.
Da giorni se ne parla e i modelli hanno tenuto piuttosto ferma la barra delle loro proiezioni. Ormai non ci sono dubbi che anche la gran parte delle regioni italiane assaggeranno il gelido soffio artico-continentale proveniente dalla Russia, e principalmente diretto verso Carpazi e Balcani, che sta già interessando molte zone dell’Europa.
Si tratterà con tutta probabilità dell’evento freddo più importante della stagione invernale in corso che, dal punto di vista delle convenzioni meteorologiche, si concluderà con la fine di febbraio. Il freddo si farà sentire per diversi giorni e tenderà ad allentare la presa solo dalla metà della prossima settimana.
Gelo artico continentale, il Buran e la Siberia c’entrano poco
Il meccanismo circolatorio che trasferirà parte le masse gelide dal nord della Russia alle nostre regioni vede principalmente tre attori principali in azione a 850 hPa in area europea: l’anticiclone atlantico che si protende verso l’Europa settentrionale, una depressione attiva tra Russia, Mar Nero e Carpazi, un minimo secondario di bassa pressione in formazione tra la Sardegna ed il basso Tirreno sabato.
Questa configurazione attiverà venti settentrionali di Grecale, Tramontana e Maestrale sulla nostra penisola che faranno affluire aria molto fredda a partire già da stasera, giovedì, ad iniziare dalle regioni di nordest.
In questi giorni è stato scomodato da molti mass-media e sui social il mitico Buran, vento gelido tipico delle pianure a ovest dei monti Urali. No, in questo caso l’aria fredda, vista la circolazione, non arriverà da quelle zone ma si sa che scrivere di gelo siberiano per colpire l’immaginario collettivo è un cliché collaudato anche se di fatto ne esce un’informazione sbagliata.
Forti gelate al nord e neve al centro-sud
L’aria in arrivo è in realtà molto secca ma la formazione di un vortice depressionario chiuso tra la Sardegna ed il basso Tirreno e gli effetti legati allo sbarramento opposto dai rilievi appenninici e alpini occidentali, qualche fenomeno nevoso a quote molto basse potrà generarlo.
In generale la minima probabilità di precipitazioni riguarderà il nordest mentre la massima probabilità di vedere i fiocchi fino al litorale dovremmo averla tra le Marche e la Puglia garganica.
Attenzione! In diverse zone del nord sono attese isoterme di -12/-14 gradi alla quota di 1500 metri e questo consentirà valori minimi fino a -6/-9 gradi in alcune zone della pianura Padana a San Valentino.
Il tempo fino al week-end, dove potrebbe nevicare?
Venerdì 12 febbraio nubi in aumento sul nordovest al mattino con neve su Alpi e zone pedemontane occidentali. Fiocchi si potranno a tratti vedere sulla pianura Padana centroccidentale verso sera ma si tratterà di fenomeni molto deboli ed intermittenti.
In serata neve da debole a moderata sulle zone appenniniche centrali, a quote basse sul versante tirrenico, fino quasi al litorale sul lato adriatico. Prevalenza di sole sul nordest salvo parziali annuvolamenti e sole sulla Sicilia.
Previsioni meteo sabato 13 febbraio
Sabato 13 peggioramento su Sardegna e regioni centromeridionali con nevicate fino al litorale dalle Marche all’area garganica, neve fino ai 300/700 metri sui rilievi del versante tirrenico, attorno ai 1000 metri sulla Sardegna, a quote più elevate su Sicilia, Sila e Aspromonte.
Debole nevischio da stau sarà ancora possibile a ridosso delle Alpi occidentali mentre sul resto del nord splenderà il sole, soprattutto sulle regioni centrorientali. Tra pomeriggio e sera miglioramento sulle regioni centrali ma clima molto freddo. Sole a nordest con Bora gelida sul Golfo di Trieste.
Previsioni meteo domenica 14 febbraio, San Valentino
Domenica 14 sole e gran freddo al nord con temperature minime comprese tra -6 e -9 gradi e massime comprese tra 4 e 6 gradi. Variabilità sulle regioni centromeridionali con addensamenti a tratti più intensi sulle regioni adriatiche e ioniche e sulla Sicilia settentrionale dove potrebbero ancora verificarsi residue precipitazioni per effetto stau, nevose fino al livello del mare.
Ci saranno dunque tutti i presupposti per vivere un weekend di San Valentino assai turbolento sul fronte meteo-climatico in quanto oltre ad un brusco ed ulteriore crollo termico, piogge e nevicate in pianura riusciranno a coinvolgere ancora molte regioni.
Clima gelido su tutto il versante adriatico e ionico centromeridionale ma decisamente più freddo anche in area tirrenica.
Tendenza successiva: ancora freddo fino a metà settimana
I modelli indicano un progressivo allontanamento verso est delle masse fredde ma l’aria affluita nei bassi strati manterrà temperature minime molto basse almeno fino a metà della prossima settimana. Non sono in vista altre nevicate ma la situazione è molto evolutiva e andrà aggiornata con le prossime emissioni.