Italia al centro dei cicloni con tanta neve sulle Alpi

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 14-11-2019

Attenzione agli allerta meteo

Venti impetuosi, temporali, nubifragi, mareggiate e acqua alta, piogge abbondanti e fino a due metri di neve sulle Alpi: quando ne usciremo?

La situazione meteo sulla nostra Penisola è di quelle peggiori che si possano verificare, ma quello che stupisce non è tanto il singolo episodio ciclonico. Un susseguirsi come quello che avremo questa settimana di cicloni mediterranei si è visto poche volte, e nei prossimi giorni darà un campionario di maltempo veramente completo da nord a sud sul quale vale la pena soffermarsi con dettaglio

Analisi sinottica

Attualmente il ciclone afro mediterraneo battezzato Detfef dal Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Berlino ha raggiunto le coste Siciliane. Nel pomeriggio attraverserà il Tirreno meridionale e toccherà le coste campane verso sera.

L’analisi di alcuni parametri tecnici indica la probabile presenza del cuore caldo in quota; probabilmente sarà, episodio raro, il secondo medicane in due giorni nel Mediterraneo. Detlef in serata si muoverà sul caldo per la stagione mar Adriatico e potrebbe tornare medicane, inducendo una forte tempesta di bora e acqua alta straordinaria a Venezia.

Non è finita, dopo una tregua, una marcata ondulazione della corrente a getto polare porterà a una nuova ciclogenesi mediterranea da giovedì. Un susseguirsi di perturbazioni è atteso nel fine settimana con nuove profonde e intense depressioni e a tratti cicloni potenzialmente simil tropicali che investiranno la penisola.

Previsioni dettagliate a 24-36 ore

Per l’odierna giornata, martedì 12 novembre, cominciamo da sud perché fra la Sicilia orientale e la Calabria c’è allerta meteo rosso, arancio sulle altre zone di queste regioni e giallo in molte zone del sud. Forti temporali interesseranno un po’ tutto il sud, ed anche la Sardegna soprattutto orientale.

Ad alto rischio appunto, per nubifragi ma anche per mareggiate, le coste meridionali di Sicilia, Calabria ed anche Basilicata e Puglia. Venti di burrasca, ai limiti della soglia di uragano, con molte mareggiate.

Il fronte risale da sud e nel pomeriggio-sera raggiunge il centro nord Italia, con piogge e temporali diffusi, soprattutto in Emilia Romagna e triveneto; copiose nevicate sulle Alpi orientali oltre gli 800-1000 m, mareggiate in Adriatico e bora impetuosa fra Trieste e Venezia, con acqua alta straordinaria. Verso Milano e Torino invece schiarite anche ampie, al nordovest solo in Liguria di levante nuvole e pioggia. Mercoledì generalmente migliora con ampie schiarite, salvo rovesci residui sulle coste tirreniche meridionali, ma un nuovo fronte spinto dal maestrale impetuoso raggiunge la Sardegna in giornata.

Attenzione da venerdì

Giovedì ancora tregua nel maltempo, ma temporanea e con alcune eccezioni, ad esempio su Sicilia occidentale e fra Campania, Lazio meridionale Abruzzo e Molise ancora occasione di rovesci e temporali; compare la neve sull’Appennino centrale. Giovedì sera il nuovo fronte raggiunge il nordovest, con nevicate anche a quote basse sul Piemonte meridionale e Appennino ligure, circa 400-600 m.

Venerdì forte maltempo in spostamento da ovest a est, con nubifragi fra Lazio e Toscana, temporali in Sardegna, nevicate in Appennino tosco emiliano a quote medio-basse, a tratti anche fino a 600-800 m, pioggia in quasi tutta la pianura padana e soprattutto copiose nevicate su quasi tutte le Alpi, anche nei fondovalle. A 1500-2000 m cadrà anche un metro di neve fresca, ma bagnata quindi insidiosa per i danni che può provocare. Stavolta resta invece risparmiato il sud, ma soffieranno comunque forti venti e i mari saranno sempre burrascosi.

Non è finita: nuovo ciclone domenica

Preoccupa la configurazione prevista domenica, con una nuova complessa depressione che si disporrà con asse parallelo alla penisola. Pur incerta nei dettagli, appare molto probabile una nuova sferzata di piogge, temporali, nubifragi, mareggiate e altre copiose nevicate sulle Alpi a quote anche basse e probabilmente anche Appennino settentrionale. Andare a domenica, sui passi alpini dolomitici e lombardi accumuli fino o oltre 2 metri di neve!

Seguite i nostri aggiornamenti per i dettagli e considerate con attenzione gli allerta meteo, in molte zone saranno giornate in cui bisognerà essere pronti a passare dalla vita di routine all’autoprotezione e talvolta anche all’emergenza.

 

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