
Novembre sta per chiudersi e con lui anche l’autunno meteorologico, una stagione tra le più movimentate che il Paese abbia vissuto negli ultimi anni. Questa terza decade potrebbe diventare addirittura la più ricca di piogge per numerose aree, in particolare quelle affacciate sul Tirreno, dove sono in arrivo nuove perturbazioni con piogge insistenti, temporali violenti e qualche nevicata anticipata sulle zone più fredde.
Un autunno carico di energia
Il Mediterraneo, in questo periodo, si comporta come una vera pentola in pressione. Nonostante l’avanzare dell’autunno, il mare conserva ancora una notevole quantità di calore ereditata dall’estate e basta l’arrivo di aria più fredda per liberare in atmosfera grandi quantità di umidità ed energia.
È proprio questo contrasto termico a favorire lo sviluppo dei temporali, spingendoli verticalmente e rendendoli più intensi e duraturi. Quando le masse d’aria fredde provenienti dal Nord Europa scorrono su acque ancora tiepide, si genera una differenza termica tale da creare fortissima instabilità, all’origine dei nubifragi e degli episodi meteo estremi tipici di questa stagione.
Situazione da tenere d’occhio
Nei prossimi giorni il maltempo continuerà ad avere un ruolo dominante. Una prima perturbazione è già in avvicinamento e sta iniziando a produrre i suoi effetti sul Centro Sud. Si tratta di un sistema ciclonico alimentato da aria di origine artica che farà calare nettamente le temperature su tutto il territorio, con un assaggio d’inverno in particolare al Nord, dove potrebbero comparire fiocchi fino a bassa quota.
Sul resto del Paese, soprattutto lungo il versante tirrenico, si faranno invece notare precipitazioni abbondanti e temporali molto intensi, tipici dell’incontro tra aria fredda in quota e mari ancora ricchi di energia.
La situazione potrebbe diventare ancora più complessa tra lunedì sera e mercoledì. Le aree del Centro Sud, già provate da molte giornate di maltempo, potrebbero affrontare una nuova fase di fenomeni intensi, in particolare lungo le coste tirreniche.
È proprio sul Mar Tirreno che tendono a svilupparsi i temporali più energici di questo periodo, grazie all’elevata energia termica ancora presente nelle sue acque.
Quantità di pioggia davvero elevate
Le elaborazioni dei modelli GFS ed ECMWF evidenziano precipitazioni molto rilevanti nei prossimi dieci giorni. Alcune aree del Centro Sud potrebbero accumulare oltre 250 millimetri di pioggia, in particolare tra Lazio e Campania, mentre le zone interne di Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria tirrenica potrebbero registrare valori comunque molto significativi. Piogge consistenti sono attese, nel bilancio complessivo, anche su Toscana, Umbria, Marche, Sicilia, Sardegna.
Il Nord sarà l’area più protetta, anche se non mancheranno brevi episodi nevosi a bassa quota in Val Padana.
L’altra faccia della medaglia è evidente: da un lato queste precipitazioni rappresentano una preziosa risorsa per le zone del Centro Sud con invasi in difficoltà. Dall’altro, l’enorme quantità d’acqua prevista su territori particolarmente delicati comporta rischi elevati di alluvioni improvvise, esondazioni e frane, fenomeni purtroppo ben noti.
Credit Le previsioni meteo derivano dai dati interpretati dai modelli del ECMWF European Centre for Medium Range Weather Forecasts e del GFS Global Forecast System analizzati dal nostro team di meteorologi.
