Ciclone mediterraneo esplosivo in vista sullo Ionio, quali rischi per la Sicilia?

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 04-09-2023

La presenza di un vasto tratto di acque calde, da Creta fino a Malta, e uno ???shear??? del vento molto debole favoriranno le possibilita di vedere una ciclogenesi dalle caratteristiche subtropicali sullo Ionio.

La presenza di un vasto tratto di acque calde, da Creta fino a Malta, e uno “shear” del vento molto debole favoriranno le possibilità di vedere una ciclogenesi dalle caratteristiche subtropicali sullo Ionio.

I primi segni del meteo autunnale alle porte li vedremo già nei prossimi giorni, con la genesi di un piccolo ciclone mediterraneo a ridosso del nostro Sud Italia. Si tratta di un mini vortice principalmente strutturato in quota e per questo chiamato in gergo con il termine tecnico di “goccia fredda”.

Alcune simulazioni dei modelli di previsione meteo indicano la possibile transizione di questo vortice in ciclone simil tropicale, noto come TLC che significa “Tropical Like Cyclone). Se ciò avvenisse, il ciclone assumerebbe maggiore forza e intensità, pur mantenendo sempre un raggio d’azione limitato.

C’è una lacuna barica in sede mediterranea, a fronte di un potente anticiclone caldo sul Centro-Ovest Europa, che potrebbe fare manforte a questa possibile evoluzione del ciclone mediterraneo. Dobbiamo monitorare con attenzione il vortice, perché potrebbe colpire parte dell’Italia Meridionale.

Le regioni più vulnerabili saranno quelle della fascia ionica, dovrebbe potrebbero abbattersi anche temporali e nubifragi, in particolare tra Bassa Calabria e Sicilia Ionica. L’ipotesi che il ciclone evolva in TLC potrebbe peraltro scatenare venti di tempesta e mareggiate proprio sulla fascia ionica.

Inizia il periodo di queste pericolose tempeste

L’Autunno è il periodo più favorevole nel quale i cicloni possono improvvisamente trasformarsi in piccoli uragani in miniatura, nient’altro che sistemi depressionari che assumono un cuore caldo somiglianti a quelli delle zone tropicali.

Dobbiamo quindi prestare attenzione all’evoluzione meteo dei prossimi giorni, in quanto esiste questo rischio di degenerazione del piccolo ciclone mediterraneo in un vortice profondo simil tropicale. I modelli di calcolo faticano ad inquadrare con precisione tali dinamiche, oppure possono indicare falsi allarmi.

Il Mediterraneo ha al momento tutto il calore accumulato in estate. A dire il vero, le temperature marine non sono eccessivamente alte, nel senso che non siamo a livelli record visti altre volte a fine estate, ma si presentano comunque superiori alla norma.

Va precisato che l’autunno è sempre stato a prescindere un periodo abbastanza critico per le regioni Mediterranee, in quanto in esso sono presenti tutti gli ingredienti affinché ci sia il rischio di fenomeni meteo di forte intensità.

Ci riferiamo all’atmosfera caldo-umida, al mare tiepido, ai corridoi di masse d’aria che risalgono dall’entroterra africano. Il maltempo viene così esaltato ed in molte aree l’orografia particolarmente aspra fa il resto. Tutte queste condizioni sono scatenanti per eventuali temporali violenti.

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