Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 21-12-2022
L’anticiclone subtropicale è tornato più vivo che mai e si appresta a monopolizzare la scena meteo di queste festività natalizie. Ci stiamo così giocando un’importante fetta dell’inverno, dopo peraltro l’occasione molto ghiotta sciupata nella prima parte di Dicembre.
Nelle ultime settimane il grande freddo ha imperversato su buona parte dell’Europa Centro-Settentrionale, ma per un pelo non è riuscito a sfondare sul Mediterraneo. L’Italia non è stata pienamente coinvolta dalla fase invernale dicembrina, se non marginalmente il Nord dove ha fatto più freddo con anche neve a bassa quota.
Ora è cambiato tutto, con il freddo letteralmente spazzato via anche alle medie latitudini europee dal ritorno prepotente delle correnti oceaniche. Il rinforzo del flusso zonale traina invece l’anticiclone subtropicale verso il Mediterraneo e l’Italia, cancellando sempre di più l’inverno alle nostre latitudini.
In questo periodo l’alta pressione non è comunque sinonimo di bel tempo, stante il ristagno dell’umidità nei bassi strati. Ci sarà quindi grigiore e anche le nebbie sulle pianure del Nord ed in alcune del versante tirrenico e valli interne del Centro Italia.
Strapotere persistente dell’alta pressione subtropicale
Questo anticiclone africano non mollerà la presa facilmente ed anzi appare destinato a gonfiarsi a dismisura proprio durante le festività tra Vigilia, Natale e Santo Stefano. Una bolla calda in quota raggiungerà l’Italia, coinvolgendo principalmente le Isole Maggiori e poi il Sud. Altro che Natale sulla neve, sarà quasi un Natale da mare.
Di conseguenza, le temperature aumenteranno e raggiungeranno diffusamente anche picchi oltre i 20-21 gradi, specie in Sardegna e Sicilia. Il caldo più anomalo riguarderà però le zone di altura, con lo zero termico che si porterà ancora più in alto sino a 3500/3800 metri come in estate.
In generale, tutta l’Italia sarà alle prese con una fortissima anomalia che dovrebbe raggiungere il culmine entro il 26-27 dicembre. Cosa accadrà poi? Sembra al momento smentita l’ipotesi di una sfuriata di freddo artico, visto che le ultime proiezioni hanno traslato il tutto verso l’Europa Orientale.
Il regime di alta pressione dovrebbe quindi perdurare quasi incontrastato sino a fine anno, quando potrebbe incombere un cambiamento da ovest dovuto al pressing delle perturbazioni atlantiche. Di sicuro, per ritrovare l’inverno bisognerà attendere ancora parecchio, non prima della prima decade di Gennaio.