A San Clemente l'inverno mette il dente?

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 19-11-2021

La prima importante nevicata a quote medio basse si avvicina con gli alberi ancora carichi di foglie.

Si avvicina San Clemente, il 23 novembre, ed attorno a questa data come da proverbio sono frequenti le prime irruzioni fredde. Sarà così anche quest’anno? Guardando con molta attenzione i modelli di previsione, al di là dei soliti cambi di umore quotidiani, emerge evidente un vero e proprio terremoto. Terremoto che, come scritto ampiamente, dovrebbe condurci verso condizioni meteo climatiche pienamente invernali.

Al momento c’è ancora dell’incertezza sulla traiettoria delle irruzioni d’aria fredda, ma non sembra esserci più alcun dubbio sul fatto che il freddo si trasferirà verso sud. Freddo del Circolo Polare Artico, non gelo certo, ma in grado di far nevicare ampiamente e abbondantemente. Dove? Questo lo vedremo.

Diciamo che per molte zone d’Europa i dubbi sono stati totalmente fugati. Nevicherà sull’Europa centro settentrionale, probabilmente anche in molte aree dell’Europa occidentale. Sul Mediterraneo, invece, come sempre dipenderà da una serie di fattori quali ad esempio il posizionamento dell’Alta Pressione. Diciamo soprattutto dal posizionamento dell’Alta Pressione.

Sì, perché l’Anticiclone delle Azzorre migrerà verso nord ma dobbiamo capire se lascerà aperta la porta occidentale o se, al contrario, la chiuderà. La prima opzione aprirebbe le porte all’Inverno sulla Penisola Iberica, mentre in Italia continuerebbe probabilmente il maltempo a causa di umide correnti sudoccidentali.

Nel secondo caso, invece, l’inverno piomberebbe sulle nostre regioni portando con sé nevicate a quote via via più basse. Non soltanto i rilievi, dove in questo periodo dell’anno è assolutamente normale, ma anche sulle colline e perché no, persino in pianura (al Nord).

Dovremo pazientare ancora qualche giorno, su questo non c’è alcun dubbio. Giorni durante i quali le proiezioni modellistiche potrebbero cambiare da un momento all’altro, proponendoci varie soluzioni e varie traiettorie della colata artica. Di certo, per non perdere di vista l’obbiettivo, il Vortice Polare è tutt’altro che in forma e questa sì che è una notizia. Gli anni scorsi, di questi tempi, si parlava di un Vortice Polare forte e delle conseguenze ad esso associate.

Le correnti zonali non sembra avere in alcun modo la possibilità di prendere il sopravvento. Questo significa che farà freddo, se non a fine novembre ai primi di dicembre. Ma siamo ancora convinti, su questo restiamo fermi nella nostra posizione, che l’ultima decade di novembre possa riservare non poche sorprese. Bianche sorprese.

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