Mai dire mai, l'inverno bussa alle porte di marzo

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 20-02-2020

Tra fine mese e primi di marzo potrebbero tornare le piogge e le nevicate in montagna. L'inverno prova a farsi sentire in extremis?

Dopo una interminabile stasi atmosferica e condizioni primaverili ecco che tra la fine di febbraio ed i primi di marzo la circolazione cambia registro e l’inverno tenta l’assalto al fortino Italia. Ecco le tendenze meteo e le previsioni per il weekend di carnevale.

Dopo settimane di palude anticiclonica e giornate di stampo primaverile, interrotte solo brevemente da marginali effetti di perturbazioni in movimento su traiettorie ben più settentrionali, l’inverno prova sul filo di lana ad alzare la voce e ricordarci che è presto per considerarlo defunto.

Perturbazioni in vista dopo il 25 febbraio

Ci vorrà ancora qualche giorno ma sembrano aumentare le chances di rivedere sull’Italia delle perturbazioni “vere” dopo il 25 del mese e successivamente nei primi giorni di marzo. Un primo veloce fronte, seguito da aria fredda di estrazione polare, è in vista per il giorno 26 febbraio.

Occhio a inizio marzo

È però forse più interessante il secondo affondo freddo su scala euro-atlantica, governato da una saccatura in approfondimento tra l’Oceano Atlantico e la penisola Iberica e che potrebbe determinare il passaggio di alcuni fronti perturbati in rapida successione tra il 29 febbraio ed il 5 marzo.

Questa fase vedrebbe la tendenza dell’indice NAO (Nord Atlantic Oscillation) a scendere verso valori neutri se non temporaneamente lievemente negativi.

Attenzione tuttavia al significato dei termini! Quando si parla di discesa fredda polare non significa che piomberà il gelo sull’Italia dal Polo Nord, quello solitamente arriva dalle aree continentali orientali. In questo caso si tratta di aria un po’ meno fredda ma più umida e capace di portare piogge e nevicate sui rilievi, a tratti anche fino a quote collinari.

Nei casi più incisivi, quando si forma un minimo depressionario a sud delle Alpi, non è da escludersi qualche nevicata locale anche sulle zone pianeggianti del nord. Questo per ora non siamo ancora in grado di valutarlo vista la distanza nel tempo ma si segnala la possibilità.

Nell’attesa… ancora alta pressione!

Fino a questo punto dell’articolo ci siamo dedicati a cercare d’interpretare l’evoluzione meteorologica tra il medio e lungo termine, anche perché l’attenzione è inevitabilmente attratta dai segnali di cambiamento.

Tra oggi, 20 febbraio, e martedì 25, tuttavia, non dimentichiamo che la vera protagonista della scena sinottica sarà ancora una robusta area di alta pressione con aria calda in quota.

Prima di sentire le nocche dell’inverno bussare alle porte di marzo ci attendono diverse giornate di tempo stabile e dal sapore primaverile in molte aree del paese. Solo le inversioni termiche, ove saranno in grado di determinare addensamenti di nubi basse o nebbie, limiteranno la salita dei termometri nelle pianure e nelle valli.

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