Settimana Natalizia, ultimi disturbi e alta pressione in rinforzo.

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 23-12-2019

Tendenza Meteo; settimana di NATALE tra anticiclone e fronti FREDDI

Arrivano buone notizie per gli amanti del bel tempo. Dopo una fase tutt'altro che stabile, ecco che nei prossimi giorni vivremo una lunga parentesi caratterizzata da un progressivo rinforzo dell'alta pressione capace di porre fine anche agli ultimi disturbi attualmente presenti su alcune regioni d'Italia, in particolare al Sud.

Vediamo dunque nel dettaglio come evolverà il quadro meteorologico di questa SETTIMANA natalizia, cercando di spingere praticamente fino al termine dell'anno.

Un promontorio di alta pressione di matrice sub-tropicale ha già iniziato ad invadere il Mediterraneo, tant'è che la giornata di lunedì 23 dicembre farà registrare i primi chiari ed eloquenti segnali di una ritrovata stabilità. Faranno eccezione solamente le aree del medio e basso Tirreno e alcuni tratti del Sud dove l'eredità del maltempo dei giorni scorsi potrà provocare alcuni rovesci localmente temporaleschi.

Martedì 24, giorno di Vigilia, l'alta pressione farà un ulteriore piccolo passo verso la conquista del nostro Paese. Baciate da un generoso soleggiamento saranno soprattutto le regioni del Centro-Nord, dove gli unici piccoli disturbi saranno relegati alle zone alpine di confine. Il Sud sarà invece alle prese con qualche residuo annuvolamento che potrebbe anche dar luogo a deboli e isolati piovaschi tra l'area tirrenica calabrese e quella nord-orientale siciliana.
Sul fronte climatico, i termometri non faranno registrare movimenti interessanti, salvo per una timida diminuzione nei valori notturni al Nord e nelle vallate più interne del Centro.

Arriviamo così alle due giornate sicuramente di maggior interesse. Ci riferiamo ovviamente a quelle di NATALE e a Santo Stefano. Mercoledì 25 e giovedì 26 dicembre saremo ancora sotto il dominio anticiclonico, nonostante qualche piccolo grattacapo in più. L'anticiclone presente sull'Italia, infatti, si lascerà solo parzialmente intimidire da correnti più umide in arrivo da ovest, capaci di produrre alcuni annuvolamenti a ridosso delle regioni centrali, specie sui comparti tirrenici. Non sono comunque attese precipitazioni particolarmente degne di nota.

L'aumento del tasso di umidità, favorirà inoltre la comparsa di nebbie e nubi basse specialmente in Toscana e, localmente, lungo le coste friulane. Dense foschie non sono da escludersi anche sulla Val Padana, in particolare nelle aree prossime al fiume Po.
Temperature previste in lieve flessione nei valori massimi, specialmente al Centro-Nord.

Nel periodo compreso tra venerdì 27 e il successivo weekend, la situazione generale non farà registrare particolare variazioni con l'alta pressione sempre in grande spolvero.

Volgendo tuttavia lo sguardo a prua, i giorni prossimi alla fine dell'anno rimangono ancora avvolti da una forte incertezza sul fronte previsionale, con i Centri di Calcolo che ancora non riescono a trovare una comune linea di tendenza.

Da una parte abbiamo quello americano che vedrebbe una persistenza dell'alta pressione, mentre dall'altra quello europeo è più propenso all'arrivo di masse d'aria molto fredda dai Balcani, pronte a provocare un generale raffreddamento sul nostro Paese, con possibili conseguenze anche sul fronte meteo.

Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti al fine di sapere con maggior precisione come si chiuderà il 2019.

 

 

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