Marzo ci saluta con un nuovo impulso freddo e instabile, che caratterizzerà il meteo dell’inizio di Aprile in modo più incisivo delle attese. Il fronte freddo è già in azione con l’instabilità che dilaga in particolare al Centro-Sud. Le temperature sono in calo, con raffreddamento esaltato dai venti in rinforzo. La circolazione ciclonica fredda la ritroveremo in piena azione da oggi Martedì 1° Aprile.
Ci attende un avvio del nuovo mese dal sapore quasi invernale con frequenti rovesci e grandinate soprattutto sulle regioni adriatiche e al Meridione, ma qualche precipitazione interesserà anche il Nord e le regioni centrali tirreniche. La neve tornerà a cadere in montagna localmente anche a quote inferiori ai 1000 metri lungo la dorsale settentrionale appenninica.
Ci attende un avvio del nuovo mese dal sapore quasi invernale con frequenti rovesci e grandinate soprattutto sulle regioni adriatiche e al Meridione, ma qualche precipitazione interesserà anche il Nord e le regioni centrali tirreniche. La neve tornerà a cadere in montagna localmente anche a quote inferiori ai 1000 metri lungo la dorsale settentrionale appenninica.
Durante la parte centrale della settimana l’anticiclone cercherà prendere il sopravvento con bel tempo in affermazione su gran parte d’Italia. Una circolazione di residua instabilità si attarderà tra l’estremo Sud e la Sicilia. Il periodo di stabilità non dovrebbe durare troppo con l’ennesimo affondo freddo dal Nord Europa che potrebbe condizionare il tempo del weekend su connotati invernali.
La nuova irruzione fredda tardiva sembra in grado di raggiungere l’Italia, dopo aver attraversato l’Europa Centro-Orientale, proprio a cavallo tra il 5 e il 6 Aprile. Anche in quest’occasione è atteso un peggioramento dapprima al Nord-Est, poi su regioni adriatiche e al Sud, con la possibilità di nevicate a quote localmente molto basse per il periodo, fino in collina.
Mercoledì 2 Aprile: persistono precipitazioni intermittenti, a prevalente carattere di rovescio, tra Adriatiche, Lazio e Sud Italia. Qualche pioggia tra Piemonte, Emilia Romagna ed entroterra ligure.
Giovedì 3 Aprile: permane instabilità perlopiù pomeridiana al Sud e sul Basso Lazio, sole altrove.
Venerdiì 4 Aprile: attesa instabilità al Sud con fenomeni ancora piuttosto diffusi e localmente intensi, maggiori aperture saranno presenti al Centro e al Nord.
Ulteriori tendenze meteo: la tregua durerà poco, con un peggioramento a carattere freddo nel corso del prossimo weekend per una nuova offensiva di correnti artiche.
]]>L’Italia è alle prese con meteo ancora capriccioso, per l’influenza di una vasta saccatura che si allunga dal Baltico al Mediterraneo Occidentale. La novità di quest’inizio settimana è legata al fatto che la saccatura tende a spezzarsi, per effetto dell’espansione di un cuneo di alta pressione verso il Regno Unito, la Francia e la Germania
In tal modo la depressione si va isolando in cut-off sul bacino del Mediterraneo e progredirà gradualmente verso est, sempre rallentata dal muro anticiclonico proteso appena ad est dell’Italia. Ne deriveranno condizioni ancora di marcata instabilità, con il vortice che si porterà proprio sull’Italia per localizzarsi sui mari meridionali della Penisola nel corso di metà settimana.
Rovesci e temporali dovrebbero coinvolgere in modo più diretto anche il Sud, dove le temperature caleranno riportandosi nelle medie stagionali. Il caldo africano sarà spazzato più ad est, in direzione del Mediterraneo Orientale. Il tempo migliorerà al Nord e sulle Tirreniche, poi venerdì ci sarà una tregua di tempo stabile quasi ovunque a parte ultime note instabili sulle regioni meridionali.
Un nuovo affondo perturbato nord-atlantico potrebbe avvicinarsi da ovest verso l’Italia nel corso del prossimo weekend, scavando una nuova circolazione depressionaria sui mari attorno all’Italia. Ci sarà una probabile nuova fase di maltempo, che irromperà in modo deciso anche al Sud e sarà accompagnata da un generale rinforzo dei venti e da un netto calo delle temperature.
Martedì 25 Marzo: generali condizioni d’instabilità, dapprima tra Nord-Est, regioni centrali e Sardegna con acquazzoni e temporali più incisivi al pomeriggio. Nella seconda parte della giornata peggiora anche al Sud e in Sicilia, con fenomeni in ulteriore intensificazione verso la tarda serata.
Mercoledì 26 Marzo: maltempo al Sud, con temperature in ulteriore calo. Vivace instabilità sul resto d’Italia, con acquazzoni più vivaci sulle aree interne appenniniche, Sardegna, Alpi e Prealpi.
Giovedì 27 Marzo: il vortice porterà dell’instabilità più marcata al Sud. Maggiori schiarite al Nord.
Ulteriori tendenze meteo: breve pausa, in attesa di una nuova fase meteo perturbata nel weekend, con genesi di un vortice che dovrebbe coinvolgere tutta Italia e specie il Centro-Sud.
]]>Con l’arrivo della Primavera (ufficialmente lo scorso 20 Marzo), arriva anche il consueto cambio dell’ora: l’ora legale sta per tornare. Quest’anno, il passaggio avverrà nella notte tra Sabato 29 e Domenica 30 Marzo 2025. Alle 2:00 del mattino, le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora, segnando così le 3:00.
L’introduzione dell’ora legale ha l’obiettivo di sfruttare al meglio le ore di luce naturale durante i mesi estivi, riducendo la necessità di illuminazione artificiale nelle ore serali. Questo cambiamento offre un’ora in più di luce nel pomeriggio e nella sera, favorendo giornate più lunghe e la possibilità di svolgere attività all’aperto fino a tardi. Tuttavia, nella notte del cambio, si dormirà un’ora in meno.
È fondamentale ricordare di aggiornare manualmente gli orologi analogici e quelli digitali non collegati a internet, poiché la maggior parte dei dispositivi moderni, come smartphone e computer, si aggiorneranno automaticamente. Il passaggio all’ora legale può influenzare il ritmo sonno-veglia di alcune persone, causando lievi disturbi del sonno, ma l’organismo generalmente si adatta rapidamente. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultima settimana di Ottobre.
Nella notte tra Sabato 25 e Domenica 26 ottobre 2025, si tornerà all’ora solare, spostando le lancette indietro di un’ora. Negli ultimi anni, si è discusso a livello europeo sulla possibilità di abolire il cambio dell’ora, mantenendo un orario fisso per tutto l’anno. Al momento, però, non sono state adottate decisioni definitive, e il cambio stagionale dell’ora continua a essere praticato in molti Paesi. Ricordiamoci, quindi, nella notte tra il 29 e il 30 Marzo 2025, di spostare le lancette avanti di un’ora. Questo gesto ci permetterà di godere di giornate più luminose e lunghe, segnando l’inizio della bella stagione.
Sebbene il cambio d’ora porti benefici in termini di luce naturale e risparmio energetico, può anche influire sul nostro ritmo circadiano. Alcune persone sperimentano difficoltà ad addormentarsi, stanchezza e persino alterazioni dell’umore nei giorni successivi al passaggio. Gli esperti consigliano di prepararsi gradualmente, anticipando di 15-20 minuti l’orario in cui si va a dormire nei giorni precedenti..
]]>Cresce l’influenza della circolazione ciclonica posta tra Francia e Spagna, che condiziona il meteo soprattutto sulle nostre regioni centro-settentrionali. Le correnti meridionali di Scirocco, richiamate dal vortice, stanno favorendo un ulteriore aumento delle temperature, che per Domenica 23 potranno impennarsi oltre i 25 gradi in alcune località di Calabria e Sicilia.
La circolazione ciclonica sta avanzando lentamente verso est a fatica, per il muro anticiclonico ad est, e sferrerà un attacco graduale verso l’Italia. Ad inizio settimana l’intera saccatura tenderà a spezzarsi come effetto dell’inserimento di un cuneo anticiclonico verso Inghilterra, Francia Settentrionale e Germania. In tal modo la depressione si isolerà sul bacino del Mediterraneo.
Ne deriveranno condizioni ancora di maltempo, con il vortice che piano piano si porterà proprio sull’Italia a partire da Martedì 25 Marzo. L’instabilità sarà diffusa e dovrebbe coinvolgere in modo più diretto anche il Sud, dove le temperature caleranno riportandosi nelle medie stagionali. Il caldo africano sarà spazzato più ad est, in direzione del Mediterraneo Orientale.
Nella seconda parte della settimana il tempo migliorerà al Nord e sulle Tirreniche, in quanto la depressione tenderà a sfilare verso i mari meridionali. L’instabilità tenderà quindi a interessare più direttamente il Centro-Sud, con maggiore coinvolgimento delle aree adriatiche e Ioniche. Una certa instabilità continuerà a persistere sino al weekend, in attesa di nuove incursioni perturbate.
Domenica 23 Marzo: rovesci al Nord, più diffusi tra Lombardia e Triveneto in mattinata, poi in forma più sporadica ed intermittente. Neve sulle Alpi dai 1300-1400 metri. Caldo al Sud e sulla Sicilia per Scirocco. Dalla sera nuove precipitazioni al Nord-Ovest, Alta Toscana e Sardegna.
Lunedì 24 Marzo: piogge sparse al Nord tranne che in Emilia Romagna. Fenomeni più sporadici altrove, ma rovesci e temporali interesseranno anche parte del Sud, specie i settori ionici.
Martedì 25 Marzo: rovesci e temporali più diffusi sul Centro Italia, specie al pomeriggio.
Ulteriori tendenze meteo: i fenomeni si concentreranno verso il Centro-Sud. La depressione si porterà più sui mari italiani e scalzerà il caldo africano, con temperature in flessione anche al Sud verso i valori tipici del periodo.
]]>Un fronte d’aria fredda sta entrando nel vivo e si avvia a riportare meteo invernale su gran parte d’Italia. Lungo il bordo orientale dell’anticiclone centrato sul Mare del Nord si è incanalata aria d’estrazione artica dalla Scandinavia. Questo flusso freddo, scorrendo lungo il perimetro meridionale dell’anticiclone, inizia ad irrompere sull’Italia al seguito dell’impulso frontale.
Il freddo tardivo raggiungerà i massimi effetti già Martedì 18 al Nord e lungo le regioni orientali della Penisola dove tornerà a respirarsi aria decisamente invernale. Un po’ di instabilità si manifesterà a seguito dell’improvviso ingresso dell’aria fredda con fugaci deboli spruzzate di neve sino in collina su parte dell’Appennino, ma sarà il calo termico l’aspetto principale.
Ci attendono infatti anomalie termiche anche di 6-8 gradi rispetto alla media e torneranno protagoniste le gelate persino a bassa quota in Val Padana e anche sulle pianure interne del Centro Italia. Questo ritorno del freddo, seppur così incisivo, non durerà a lungo. Già nel corso di metà settimana l’Anticiclone riprenderà il sopravvento su tutta Italia, con temperature in rapida risalita.
L’approfondimento di un vortice sulla Penisola Iberica favorirà la graduale rimonta d’aria più calda sull’Italia, in seno ad un promontorio anticiclonico. Da Venerdì 21 la saccatura atlantica inizierà ad avanzare verso est, portando un peggioramento del tempo a partire dalle regioni di ponente, in vista di un weekend che potrebbe rivelarsi all’insegna del maltempo almeno al Centro-Nord.
Martedì 18 Marzo: rovesci sulle Isole, ma residua instabilità anche al Sud Peninsulare e medio-basso versante adriatico con ultime piogge e locali spruzzate di neve in Appennino. Poche nubi sul resto d’Italia, tranne che su Piemonte ed Alta Lombardia con fenomeni al mattino. Calo termico.
Mercoledì 19 Marzo: generalmente soleggiato, ma maggiori annuvolamenti sulle Isole a causa di infiltrazioni d’aria umida. Graduale rialzo termico nei soli valori massimi diurni.
Giovedì 20 Marzo: nessuna novità, con condizioni diffusamente stabili. Temperature in risalita.
Ulteriori tendenze meteo: atteso un flusso meridionale, con ulteriore aumento delle temperature. L’avvicinarsi di una perturbazione comporterà il ritorno della pioggia a partire dal Nord e dalle regioni più occidentali, con tendenza a maltempo nel weekend.
]]>Una serie di perturbazioni continuano a raggiungere l’Italia, causando meteo decisamente avverso con solo piccoli momenti di tregua tra un fronte e l’altro. La vasta circolazione depressionaria continua a dominare la scena su gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale e tende ad approfondirsi sul Mediterraneo, con lo sviluppo di un nuovo intenso fronte perturbato.
Il maltempo investirà Venerdì 14 il Centro-Nord, con precipitazioni maggiori che coinvolgeranno la fascia tirrenica. Un intenso richiamo caldo prefrontale, proveniente dall’entroterra nord-africano, investirà il Sud. Ci attende una notevole impennata termica, con picchi anche di 28/30 gradi specie sul nord della Sicilia maggiormente soggetta all’effetto dello Scirocco in caduta dai rilievi.
Ci sarà l’elevato rischio di qualche nubifragio sulle aree che saranno bersaglio del maltempo, anche per via degli acuti contrasti fra masse d’aria diverse che taglieranno in due l’Italia. Nel corso del weekend l’asse della saccatura traslerà verso levante disponendosi più con asse sul Mediterraneo Centrale, convogliando altri fronti perturbati veicolati da aria più fredda.
Non sarà quindi un weekend buono, ma anzi avremo altre piogge e nuove nevicate sulle Alpi ma interverrà anche un apprezzabile calo delle temperature dapprima al Nord, ma domenica 16 Marzo anche al Centro-Sud con instabilità più accesa e possibili nevicate sui monti dell’Appennino. A seguire potrebbe configurarsi un raffreddamento più marcato sulle Adriatiche da Lunedì 17.
Venerdì 14 Marzo: sin dal mattino il maltempo colpirà duro sul Levante Ligure, al Nord-Est e sul medio-alto versante tirrenico dove si avranno le precipitazioni più abbondanti. Attesa neve sulle Alpi dai 1000-1200 metri. Cieli offuscati al Sud senza piogge, ma gran caldo per il periodo.
Sabato 15 Marzo: ennesima perturbazione e maltempo su buona parte del Nord e Toscana. Peggiora anche su Sardegna, Umbria e Lazio. Resiste il caldo anomalo al sud e sul Medio Adriatico.
Domenica 16 Marzo: variabilità tra schiarite e improvvisi rovesci, torna la neve in Appennino.
Ulteriori tendenze meteo: correnti da nord affluiranno sull’Italia, portando un colpo di coda dell’Inverno con crollo delle temperature, specie sulle Adriatiche, e spruzzate di neve a quote basse sui rilievi.
]]>Non si prevede ancora nulla di buono per quanto concerne l’evoluzione meteo dei prossimi giorni. Un flusso d’aria fredda, in discesa sull’Ovest Europa, alimenta una vasta circolazione depressionaria che dirotta le perturbazioni con aria molto umida verso l’Italia. Ci attendiamo quindi il persistere di condizioni a tratti perturbate, con solo brevi momenti di tregua.
Lo schema barico a livello europeo non cambierà più di tanto sino a Venerdì 14, quando è attesa una nuova perturbazione al Centro-Nord, mentre un richiamo caldo investirà il Sud. Le precipitazioni più abbondanti riguarderanno ancora il Nord e le regioni centrali tirreniche, meno il Sud dove prevarrà un contesto ben più mite a causa della risalita di correnti calde nord-africane.
Non mancheranno locali nubifragi associati a criticità sulle aree che saranno bersaglio del maltempo, anche per via degli acuti contrasti fra masse d’aria diverse che taglieranno in due l’Italia. Nel corso del weekend l’asse della saccatura traslerà verso levante disponendosi più con asse sul Mediterraneo Centrale, dove si posizionerà il fulcro della circolazione ciclonica.
Ci sarà così ancora maltempo per via di nuovi impulsi perturbati ma interverrà anche un apprezzabile calo delle temperature dapprima al Nord, ma domenica 16 Marzo anche al Centro-Sud con instabilità più accesa e possibili nevicate sui monti dell’Appennino. A seguire potrebbe configurarsi una tregua all’inizio della prossima settimana, probabilmente solo temporanea.
Giovedì 13 Marzo: marcata instabilità per la persistenza di correnti sud-occidentali, con precipitazioni intermittenti più probabili su regioni tirreniche, Lombardia e Triveneto. Tempo più asciutto altrove. Dalla sera intensificazione dei fenomeni in Liguria, Sardegna, medio-alto Tirreno.
Venerdì 14 Marzo: il maltempo colpirà duro soprattutto al Nord-Est e regioni Tirreniche, dove si avranno le precipitazioni più abbondanti con locale rischio di nubifragi.
Weekend: ancora notevole instabilità, la circolazione su scala europea rimarrà caratterizzata dalla presenza di un vortice sull'Europa centro-meridionale che condizionerà il tempo su buona parte d'Italia. Il fronte che venerdì interesserà il Nord e le centrali tirreniche sfilerà verso est.
Ulteriori tendenze meteo: primi giorni della prossima settimana all’insegna di maggiore stabilità per la momentanea interruzione del flusso perturbato atlantico.
]]>La perturbazione proveniente dalla Spagna apre le danze con meteo in deciso peggioramento a partire dal Nord-Ovest, dove si registrano già intense precipitazioni nel corso di questa giornata domenicale. L’intensità della perturbazione risulta esaltata dall’energico richiamo di correnti tiepide meridionali prefrontali pronte a far innalzare le temperature soprattutto al Sud e sulla Sicilia.
Si apre ufficialmente per l’Italia una lunga fase instabile e piovosa che caratterizzerà il meteo della nuova settimana, a causa della persistenza della saccatura fredda tra Iberia e Mediterraneo Occidentale. Numerose perturbazioni saranno veicolate verso il nostro Paese da umide correnti sud/occidentali. L’Italia sarà bersaglio del maltempo in un contesto piuttosto mite.
Le precipitazioni più abbondanti riguarderanno ancora il Nord e le regioni centrali tirreniche dove ci sarà anche rischio di locali nubifragi associati a criticità. Il Sud risentirà solo in parte del maltempo e qui saranno protagoniste le correnti meridionali che piloteranno aria calda d’origine nord-africana, per la contrapposizione dell’anticiclone subtropicale proteso verso il Mediterraneo Orientale.
In una seconda fase, sul finire della settimana, l’asse della saccatura traslerà verso levante disponendosi più sull’Italia. Ci sarà così ancora maltempo per l’arrivo di nuovi impulsi perturbati ma interverrà anche un apprezzabile calo delle temperature, quanto meno al Nord, mentre al Sud i valori si manterranno persistentemente sopra la media con picchi anche sopra i 25 gradi.
Lunedì 10 Marzo: le precipitazioni interesseranno inizialmente il Nord-Est, le Alpi e le regioni centrali, in estensione verso Campania e Alta Puglia. Variabilità sul resto d’Italia. Nuovo fronte in arrivo dalla sera al Nord-Ovest. Caldo al Sud e in Sicilia per venti nord-africani.
Martedì 11 Marzo: un’altra ondata di forti piogge coinvolgerà il Nord-Ovest e l’alto versante tirrenico. Schiarite al Sud. Neve sulle Alpi ancora a quote medie, attorno ai 1200/1400 metri.
Mercoledì 12 Marzo: forte maltempo al Nord-Est, regioni centrali tirreniche, Campania e Sardegna.
Ulteriori tendenze meteo: scenario più o meno immutato, con altre perturbazioni associate a piogge più incisive lungo i versanti tirrenici e al Nord. Temperature ancora relativamente miti, ma tenderanno a calare verso il weekend del 15-16 Marzo quanto meno sulle regioni settentrionali.
]]>Tutta Italia gode del dominio di un’estesa area di alta pressione, che garantisce meteo stabile a parte qualche disturbo al momento poco rilevante sulle Isole Maggiori dove confluiscono infiltrazioni d’aria leggermente instabile. Il fulcro dell’alta pressione tende a posizionarsi tra l’Europa Centrale ed i Balcani, con temperature in ulteriore risalita sull’Italia sino a picchi di 20-21 gradi.
Tra Giovedì 6 e Venerdì 7 un’ampia circolazione depressionaria si approfondirà sul Vicino Atlantico e punterà verso la Penisola Iberica. Un primo impulso instabile nord-africano raggiungerà prima la Sardegna e poi la Sicilia, con alcune piogge che potranno al massimo sconfinare verso la Bassa Calabria. Lungo la Penisola si manterrà il bel tempo grazie allo scudo anticiclonico.
L’alta pressione inizierà a subire un graduale declino, che si farà poi più evidente nel corso del weekend ad opera di infiltrazioni perturbate atlantiche ben più incisive. L’area depressionaria, in approfondimento sulla Penisola Iberica, tenderà lentamente ad avanzare verso levante spingendo una perturbazione in direzione dell’Italia dove osserveremo un deciso peggioramento.
Il maltempo entrerà in scena a partire da domenica 9 Marzo sulle regioni di ponente e al Nord per l’ingresso della parte avanzata del fronte principale. L’anticiclone farà da muro sull’Europa Centro-Orientale, rallentando così tutta l’evoluzione perturbata. Si aprirà una fase instabile e piovosa per l’Italia che dovrebbe caratterizzare anche il meteo della prossima settimana.
Giovedì 6 Marzo: un primo impulso instabile, accompagnato da correnti sciroccali, si avvicinerà alle due Isole Maggiori, con possibili piogge entro sera sulla Sardegna Meridionale. In nottata peggiora in Sicilia. Sole sul resto d’Italia, con temperature diurne in ulteriore lieve aumento.
Venerdì 7 Marzo: precipitazioni più diffuse sulla Sicilia, in estensione alla Calabria centro-meridionale. Qualche fenomeno anche su est e sud Sardegna, ma in attenuazione. Asciutto altrove.
Weekend: Nord, nubi in graduale aumento al Nordovest con prime piogge dal pomeriggio e rovesci o temporali anche forti a fine giornata in estensione alla Lombardia. Nevicate sulle Alpi centro occidentali dai 1100/1300m. Ampie schiarite sulle altre zone.
Centro, nuvolosità variabile in ispessimento sulle regioni tirreniche con tendenza a rovesci o temporali a fine giornata, anche forti sull'alta Toscana.
Sud, nubi in aumento in Sardegna con temporali entro fine giornata, parzialmente nuvoloso o variabile altrove con qualche fenomeno residuo all'estremo Sud. Temperature in ulteriore aumento al Sud, in lieve calo al Nord. Venti da deboli a moderati, fino a localmente forti meridionali sui bacini di ponente. Mari da mossi a molto mossi.
]]>L’Italia è sotto il dominio di un’estesa area di alta pressione, che garantisce meteo stabile a parte residui disturbi sulle estreme regioni meridionali. Il fulcro dell’alta pressione tende a posizionarsi tra l’Europa Centrale ed i Balcani, insidiato da ovest da una bassa pressione a ridosso della Penisola Iberica che subito dopo metà settimana si intensificherà con il contributo delle correnti atlantiche.
Le temperature tenderanno ulteriormente a risalire nel corso di metà settimana su valori ampiamente al di sopra della media soprattutto in pieno giorno grazie al diffuso soleggiamento. La colonnina di mercurio potrebbe spingersi sino a picchi di 20 gradi e oltre, non solo al Sud ma anche sulle pianure del Nord e sulle regioni tirreniche.
Questo dominio anticiclonico subirà presto un declino, visto che già fra Giovedì 6 e Venerdì 7 Marzo i primi cenni di peggioramento si avranno sulle due Isole Maggiori con prime piogge per un impulso instabile di provenienza nord-africana. Il cambiamento sembra poi manifestarsi in modo più evidente nel corso del weekend ad opera di infiltrazioni perturbate atlantiche ben più incisive.
L’area depressionaria, in approfondimento sulla Penisola Iberica, tenderà lentamente ad avanzare verso levante. Ne potrebbe derivare maltempo più accentuato a partire da domenica 9 Marzo sulle regioni di ponente e al Nord per l’ingresso della parte avanzata del fronte principale. L’anticiclone farà da muro sull’Europa Centro-Orientale, rallentando così tutta l’evoluzione perturbata.
Mercoledì 5 Marzo: consolidamento dell’anticiclone con tempo stabile e generalmente soleggiato, all’insegna di tepore diurno. Limitati addensamenti sui settori orientali e meridionali della Sardegna, per via di un graduale afflusso di umide correnti sciroccali.
Giovedì 6 Marzo: si avvicina un primo impulso instabile alle due Isole Maggiori, con possibili piogge verso sera sulla Sardegna Meridionale. Tempo soleggiato sul resto d’Italia.
Venerdì 7 Marzo: piogge e qualche rovescio in Sicilia e Sardegna, asciutto altrove con cieli velati.
Ulteriori tendenze meteo: un peggioramento prenderà corpo dal weekend per una perturbazione più organizzata d’origine atlantica legata all’avanzata di un vortice dalla Spagna.
]]>Ci apprestiamo ad accogliere Marzo in uno scenario meteo che non promette nulla di buono. Un nuovo impulso d’instabilità sta riportando altre precipitazioni su parte del Nord e sulla Toscana. Questo fronte va a precedere un fronte freddo in discesa dal Nord Europa, pronto a movimentare il weekend. Tra Sabato 1 e Domenica 2 Marzo il tempo peggiorerà su molte regioni dell’Italia.
Il nostro Paese sarà terreno di scontro tra masse d’aria diverse. L’ingresso d’aria fredda riporterà scenari invernali con limite delle nevicate in calo sino a quote basse sul Nord Italia. L’aria fredda interagirà con masse d’aria più miti messe in gioco da un vortice in lento movimento sul Nord Africa.
I contrasti di questa circolazione porteranno quindi instabilità su molte regioni, con fenomeni che si concentreranno nel corso del weekend soprattutto sul versante adriatico del Centro-Sud. Le regioni tirreniche centro-meridionali godranno di tempo più stabile, mentre rovesci e temporali colpiranno anche le Isole. Il tempo tenderà a migliorare al Nord, con ampie schiarite Domenica 2 Marzo.
Residui disturbi si attarderanno nei primi giorni della nuova settimana al Sud, poi l’anticiclone dovrebbe riuscire a riconquistare appieno l’Italia. In settimana le temperature aumenteranno portandosi su molto miti per diversi giorni con possibile cambiamento orientativamente verso il secondo weekend di Marzo ad opera di infiltrazioni umide atlantiche.
Sabato 1° Marzo: attese piogge sparse al Nord, specie tra Piemonte, Lombardia ed Emilia, con neve dai 700/800 metri. Rovesci in estensione dalla Sardegna al Centro Italia, nevicate in Appennino dai 1000-1300 metri. In genere asciutto al Sud, a parte qualche fenomeno in Campania.
Domenica 2 Marzo: migliora al Nord, a parte addensamenti residui tra Piemonte, Liguria ed Emilia. Precipitazioni su Adriatiche, aree ioniche ed Isole Maggiori, neve in Appennino dai 1200 metri.
Lunedì 3 Marzo: qualche pioggia o rovescio tra Puglia, Calabria e Sicilia, più soleggiato altrove.
Ulteriori tendenze meteo: rinforza l’Anticiclone con temperature in risalita sino a valori primaverili specie al Centro-Nord.
]]>Stiamo per accogliere Marzo in uno scenario meteo che non promette nulla di buono. L’instabilità, legata al vortice ciclonico in evoluzione dal Basso Tirreno allo Ionio, si attarda sulle regioni meridionali. Non ci sarà nemmeno il tempo di una tregua, dato che Venerdì 28 è atteso un nuovo impulso d’instabilità che riporterà altre precipitazioni su parte del Nord.
Questo fronte andrà precedere un fronte freddo in discesa dal Nord Europa, pronto a movimentare il weekend. Tra Sabato 1 e Domenica 2 Marzo il tempo peggiorerà su molte regioni dell’Italia. Il nostro Paese sarà terreno di scontro tra masse d’aria diverse. L’ingresso d’aria fredda riporterà scenari invernali con limite delle nevicate in calo sino a quote basse sul Nord Italia.
L’aria fredda interagirà con masse d’aria più miti messe in gioco da un vortice in lento movimento sul Nord Africa. I contrasti di questa circolazione porteranno quindi instabilità su molte regioni, sia al Centro-Sud, soprattutto sul versante adriatico, che al Settentrione. Le regioni tirreniche centro-meridionali godranno di tempo più stabile, mentre rovesci e temporali colpiranno anche le Isole.
Marzo quindi inizierà molto turbolento e con clima frizzante, ma per la prossima settimana l’anticiclone dovrebbe riuscire a riconquistare l’Italia. Ci sarà inizialmente instabilità ancora all’estremo Sud, poi l’alta pressione prenderà il sopravvento riportando temperature molto miti per diversi giorni con possibile cambiamento orientativamente verso il secondo weekend di Marzo.
Venerdì 28 Febbraio: nuovo deterioramento del tempo al Nord a partire dal Levante Ligure, poi fenomeni in estensione qua e là verso Emilia Romagna e Nord-Est. Qualche pioggia raggiungerà anche Toscana ed Umbria, specie i settori settentrionali. Peggiora a fine giornata in Sardegna.
Sabato 1° Marzo: piogge sparse al Nord, specie tra Piemonte, Lombardia ed Emilia, con neve dai 600/800 metri. Rovesci in estensione dalla Sardegna al Centro Italia, nevicate in Appennino.
Domenica 2 Marzo: precipitazioni in localizzazione su Adriatiche, aree ioniche ed Isole Maggiori.
Ulteriori tendenze meteo: qualche disturbo ad inizio settimana al Sud, poi seguirà una probabile fase anticiclonica con temperature in risalita.
]]>Il fronte perturbato di origine nord-atlantica si appresta ad entrare nel vivo, con meteo avverso a partire dalle regioni settentrionali e della Toscana. Le correnti atlantiche si stanno abbassando di latitudine e l’ingresso di una saccatura apre una nuova fase meteo più movimentata, con la formazione di un vortice di bassa pressione proprio attorno all’Italia.
La fase più acuta del maltempo è prevista tra Mercoledì 26 e Giovedì 27, con la perturbazione in piena azione associata al vortice in isolamento sui mari italiani. Gli effetti del maltempo saranno esaltati dall’intrusione di masse d’aria più fredde d’origine polare. Oltre alle piogge a carattere spesso temporalesco, è attesa anche neve sui monti sino a quote medie sulle Alpi.
I venti rinforzeranno e le temperature caleranno, sino a portarsi ovunque nella norma. Dopo questo passaggio perturbato, il tempo dovrebbe migliorare per Venerdì 28, ultimo giorno di Febbraio, con il vortice ormai in fase di attenuazione che sfilerà verso la Grecia. La tregua durerà poco, in attesa di un nuovo fronte atlantico nel corso del weekend d’inizio Marzo.
Ci sarà inizialmente solo della residua instabilità al Sud, mentre tra Sabato 1 e Domenica 2 Marzo il tempo peggiorerà con l’Italia che sarà terreno di scontro tra masse d’aria diverse. La perturbazione attesa arrivare da ovest si contrapporrà infatti alla discesa di correnti più fredde dal Nord Europa con la probabile genesi di un nuovo vortice mediterraneo stavolta posizionato più a sud.
Mercoledì 26 Febbraio: migliora al Nord-Ovest e gran parte delle Alpi Centro-Occidentali, mentre avremo precipitazioni diffuse al Nord-Est e sulle regioni centrali. Neve sulle Alpi Orientali dai 1200 metri, più in alto in Appennino. Peggiora anche al Sud, con rovesci anche forti sull’area tirrenica.
Giovedì 27 Febbraio: insisterà il vortice mediterraneo, con precipitazioni intermittenti frequenti al Sud. Residua instabilità sulle regioni centrali adriatiche e appenniniche, più sole altrove.
Venerdì 28 Febbraio: abbastanza soleggiato, nuovi disturbi in arrivo verso le regioni tirreniche.
Ulteriori tendenze meteo: nuova offensiva perturbata che vedrà l’Italia in una zona di confluenza fra masse d’aria umide e correnti più fredde in discesa dalle alte latitudini.
]]>Una prima veloce perturbazione sta caratterizzando il meteo di quest’inizio settimana con qualche precipitazione in rotta sulle regioni centro-meridionali. Questo fronte è comunque ancora debole, per effetto della sostanziale tenuta dell’anticiclone. Si tratta solo di un antipasto di quel che accadrà in settimana. Il contesto termico risulta molto mite, con temperature dal sapore primaverile.
La svolta verso il maltempo inizierà da Martedì 25, con l’arrivo della parte avanzata di un fronte più organizzato. Il tempo si deteriorerà al Nord e dalla Toscana con ritorno di precipitazioni in accentuazione a partire dalle regioni di Nord-Ovest entro le ore serali di Martedì. Le correnti atlantiche si abbasseranno di latitudine, aprendo una nuova fase meteo più movimentata.
Il maltempo entrerà poi maggiormente nel vivo tra Mercoledì 26 e Giovedì 27, con la perturbazione associata ad un vortice in isolamento sui mari italiani, generato dall’intrusione di masse d’aria più fredde d’origine polare. Oltre alle piogge, è attesa anche neve sui monti sino a quote medie sulle Alpi. I venti rinforzeranno e le temperature caleranno, sino a portarsi ovunque nella norma.
Dopo questo ciclone, il tempo dovrebbe migliorare per Venerdì 28, ultimo giorno di Febbraio, in attesa di un nuovo fronte atlantico nel corso del weekend d’inizio Marzo. Ci sarà inizialmente solo della residua instabilità al Sud, mentre tra Sabato 1 e Domenica 2 Marzo il tempo peggiorerà con l’Italia che sarà terreno di scontro tra masse d’aria diverse.
Martedì 25 Febbraio: inizialmente qualche pioggia o rovescio al Sud specie sull’area tirrenica per il vecchio fronte. Prime deboli piogge intermittenti al Centro-Nord. Entro sera peggiora a partire dal Nord-Ovest, poi in Toscana. Fenomeni in accentuazione, con neve sulle Alpi dai 1200 metri.
Mercoledì 26 Febbraio: precipitazioni più diffuse al Nord-Est e sulle regioni centrali. Neve sulle Alpi dai 1200 metri, più in alto in Appennino. Peggiora anche al Sud, con rovesci anche forti.
Giovedì 27 Febbraio: circolazione ciclonica con precipitazioni intermittenti specie al Centro-Sud.
Ulteriori tendenze meteo: l’area depressionaria mediterranea sfilerà via ed è attesa una tregua Venerdì 28, prima di una nuova offensiva perturbata ancora d’origine atlantica.
]]>Un’ampia saccatura gelida governa lo scenario meteo sull’Europa Centro-Orientale, ma non è in grado di incidere più di tanto sull’Italia a causa di una disposizione delle figure bariche che si oppone allo sfondamento del gelo verso il Mediterraneo. Ci sarà giusto un po’ di freddo da est che lambirà le regioni orientali dell’Italia ma senza altre conseguenze.
L’Europa si presenterà ancora spaccata in due fin verso metà settimana, fra l’azione depressionaria atlantica sulle nazioni occidentali e quella ben più gelida sulle aree centro-orientali del Continente. Da un lato avremo rigido inverno e dall’altro tepore. L’Italia si troverà proprio nel mezzo e godrà dell’espansione di un promontorio anticiclonico a garanzia di tempo generalmente stabile.
Gli spifferi d’aria più fredda da est comporteranno una certa diminuzione delle temperature sino a mercoledì con anche annuvolamenti irregolari qua e là, poi l’alta pressione sembra riuscire a prendere sempre più il sopravvento. Il dominio anticiclonico potrebbe protrarsi nella seconda parte della settimana, anche se cresceranno i disturbi da ovest.
Negli ultimi giorni della settimana il freddo si ritirerà più ad est, mentre si proporrà in misura più evidente il flusso più umido e mite atlantico che favorirà l’avvicinarsi di un debole fronte. Un parziale peggioramento appare più probabile sulle Isole Maggiori e parte del Nord, ma anche sulle regioni tirreniche Le temperature dovrebbero risalire portandosi sopra la media.
Martedì 18 Febbraio: tra schiarite e nubi sparse a tratti compatte al Centro-Sud, con possibili isolate deboli precipitazioni sulle zone ioniche di Calabria e Sicilia, ma anche sulla Puglia. Molte nubi anche in Val Padana, più soleggiato sulle Alpi.
Mercoledì 19 Febbraio: ancora locali precipitazioni tra Bassa Calabria e Sicilia Orientale, qualche fenomeno potrà interessare anche le aree tirreniche tra Toscana e Lazio.
Giovedì 20 Febbraio: poche variazioni tra sole e nuvole, con deboli fenomeni in Sicilia e Lazio.
Ulteriori tendenze meteo: l’alta pressione è attesa in indebolimento sul finire della settimana a causa infiltrazioni d’aria umida, con temperature però in risalita sulla Penisola.
]]>Sta per cambiare in modo radicale il meteo sull’Italia, visto che dal Nord Europa sta scendendo l’irruzione artica che riuscirà a convogliare un vortice freddo fin verso l’Italia. L’impulso perturbato, legato alla discesa fredda, si appresta a valicare l’Arco Alpino. Gli effetti si manifesteranno appieno da Venerdì 14 Febbraio, giornata di San Valentino, con la perturbazione che entrerà nel vivo.
Un ciclone si approfondirà sull’Italia, intensificando gli effetti del fronte, ed evolverà lentamente dalle regioni centrali verso il Sud nel weekend. Il maltempo, che colpirà dapprima il Nord-Est ed il Centro Italia, si accompagnerà soprattutto ad una diminuzione delle temperature, che favorirà l’arrivo di neve fino in collina e localmente a bassa quota laddove i fenomeni saranno più intensi.
La neve potrà cadere molto in basso fino a sfiorare le pianure sui settori emiliano-romagnoli e sino alla bassa collina sulle aree interne settentrionali della Toscana e delle Marche. Nel weekend l’instabilità si trascinerà a tutto il Centro-Sud, con nevicate fino a quote collinari anche sulle restanti aree appenniniche del Centro Italia. Il tempo migliorerà rapidamente a partire dal Nord.
Nella giornata di Domenica 16 saranno solo le regioni del Sud a risentire di precipitazioni residue. Dopo quest’azione ciclonica fredda, altra aria gelida continuerà ad affluire sull’Europa Centro-Orientale e sui Balcani, ma l’Italia ne resterà fuori con addirittura un promontorio anticiclonico subtropicale che potrebbe espandersi sul Mediterraneo a partire dal 20 Febbraio.
Venerdì 14 Febbraio: il grosso delle precipitazioni si concentrerà al Nord-Est, Bassa Lombardia e Centro Italia, con limite nevicate in calo entro sera sino in collina o localmente a bassa quota sul settore emiliano-romagnolo. Al Sud peggiora in Campania, poi anche sulla Calabria tirrenica.
Sabato 15 Febbraio: rovesci e temporali in localizzazione su Adriatiche e Sud, neve sui rilievi e localmente sino in collina sulle Marche ma con fenomeni in attenuazione. Torna il sole al Nord.
Domenica 16 Febbraio: residua instabilità all’estremo Sud, soleggiato o velato sul resto d’Italia.
Ulteriori tendenze meteo: qualche disturbo di poco conto più accentuato al Sud, con nuove infiltrazioni d’aria fredda dai Balcani che porteranno un moderato calo termico al Nord e sulle regioni adriatiche.
]]>Lo sbilanciamento dell’Anticiclone tra Scandinavia e Russia è la causa del meteo invernale che ha conquistato anche l’Europa Occidentale con un vortice che si è approfondito tra Inghilterra e Francia. Questa depressione avrà conseguenze anche sull’Italia nell’arco del weekend, dove agirà in modo congiunto con un secondo vortice più mite in risalita dalle latitudini nord-africane.
La perturbazione, legata a questo minimo di bassa pressione, avanzerà su parte d’Italia a partire dalle regioni più occidentali. Ci aspettiamo condizioni di maltempo su alcune regioni, con fenomeni maggiormente intensi al Sud e sulle Isole. Lo scontro di aria aria più temperata ed umida di matrice afro mediterranea con le ingerenze fredde da est favorirà neve a bassa quota al Nord-Ovest.
Non è facile da delineare lo scenario evolutivo per la prossima settimana, ancora caratterizzato dall’anticiclone scandinavo persistente che potrebbe richiamare altri impulsi freddi da est. Questi flussi freddi orientali sembrano però scorrere con una rotta più settentrionale rispetto all’Italia, coinvolgendo in modo più diretto l’Europa Centrale ed il Regno Unito.
L’Italia dovrebbe rimanere solo lambita, in bilico fra infiltrazioni fredde da est e correnti oceaniche che torneranno a spingere verso l’Europa Sud-Occidentale. Ne deriverà un contesto ancora instabile sull’Italia, per l’azione di un probabile nuovo vortice dalla Francia, ma senza condizioni particolarmente fredde. Solo a metà Febbraio potrebbero esserci novità invernali più incisive.
Sabato 8 Febbraio: precipitazioni in intensificazione al Nord-Ovest, con neve a bassa quota e localmente fin sull’altopiano cuneese. Instabile tra Isole e Calabria, peggiora anche sulle regioni tirreniche. Fenomeni più intensi in Sicilia, con rischio nubifragi.
Domenica 9 Febbraio: in mattinata piogge al Nord-Ovest, ma in attenuazione. Quota neve in risalita sulle Alpi. Atteso maltempo in Sicilia, ancora rovesci sul Sud Sardegna ed in Calabria.
Lunedì 10 Febbraio: peggiora di nuovo al Nord, con deboli precipitazioni. Residui rovesci al Sud.
Ulteriori tendenze meteo: marcata instabilità, a causa di infiltrazioni umide oceaniche che accompagnerà nuovi impulsi perturbati. Aria più fredda lambirà appena il Nord.
]]>Inizia il decino del campo di alta pressione sul Mediterraneo, responsabile del meteo stabile di questi ultimi giorni. Importanti novità si stanno concretizzando sul comparto europeo, a seguito dello sbilanciamento dell’anticiclone tra Scandinavia e Russia. Il lago d’aria fredda presente sull’Est Europa nel frattempo sta scivolando più ad ovest fino a raggiungere Inghilterra e Francia.
L’isolamento del nucleo freddo sul settore occidentale europeo stimolerà la nascita di un vortice di bassa pressione destinato ad avere riflessi anche sull’Italia. Una perturbazione, legata a questo minimo di pressione, avanzerà su parte d’Italia a partire dalle regioni più occidentali. Ci sarà anche il contributo di un secondo ciclone afro mediterraneo, che interesserà specie Sardegna e Sicilia.
Il peggioramento è atteso già Venerdì, in vista di un weekend più turbolento con quest’area ciclonica che avrà caratteristiche più invernali, in quanto ci sarà l’interazione di aria più fredda da est almeno sul Nord Italia. Lo scontro di aria aria più temperata ed umida di matrice afro mediterranea, con le ingerenze fredde da est, favorirà neve a bassa quota soprattutto sulle Alpi Occidentali in Piemonte.
Piogge e temporali anche localmente intensi, in un contesto più mite, dovrebbero colpire parte delle zone tirreniche, le Isole ed i settori ionici. L’anticiclone scandinavo sembra destinato a perdurare a lungo e potrebbe richiamare altri impulsi freddi da est la prossima settimana. Nel frattempo il gelo dovrebbe notevole intensificarsi sui paesi dell’Europa Orientale.
Venerdì 7 Febbraio: prime precipitazioni solo sulle Isole Maggiori, dapprima sporadiche ed in intensificazione dalla sera. A fine giornata arrivano deboli precipitazioni anche sull’estremo Nord-Ovest, principalmente tra tra Ponente Ligure e Basso Piemonte.
Sabato 8 Febbraio: maltempo in accentuazione al Nord-Ovest, con neve a bassa quota e fino in pianura sul Basso Piemonte. Instabile tra Isole e Calabria, peggiora anche sulle regioni tirreniche.
Domenica 9 Febbraio: ulteriori piogge al Nord-Ovest in attenuazione. Atteso maltempo in Sicilia.
Ulteriori tendenze meteo: prossima settimana di stampo sempre più invernale, a causa di correnti prevalenti da est che potrebbero scontrarsi con infiltrazioni umide oceaniche.
Il peggioramento è atteso già Venerdì, in vista di un weekend più turbolento con quest’area ciclonica che avrà caratteristiche più invernali, in quanto ci sarà l’interazione di aria più fredda da est almeno sul Nord Italia. Lo scontro di aria aria più temperata ed umida di matrice afro mediterranea, con le ingerenze fredde da est, favorirà neve a bassa quota soprattutto sulle Alpi Occidentali in Piemonte.
Piogge e temporali anche localmente intensi, in un contesto più mite, dovrebbero colpire parte delle zone tirreniche, le Isole ed i settori ionici. L’anticiclone scandinavo sembra destinato a perdurare a lungo e potrebbe richiamare altri impulsi freddi da est la prossima settimana. Nel frattempo il gelo dovrebbe notevole intensificarsi sui paesi dell’Europa Orientale.
]]>Va calando il sipario sul meteo perturbato che ha martoriato in queste regioni del Sud, mentre l’Anticiclone sull’Europa Centro-Occidentale tenderà ad allungare un braccio verso il Mediterraneo. Le condizioni meteo tendono a migliorare, pur con qualche disturbo legato a infiltrazioni fredde orientali verso l’estremo Sud. Martedì 4 l’instabilità si smorzerà, a parte ancora rovesci in Sicilia.
In linea generale l’alta pressione, attesa in rinforzo verso la nostra Penisola, contribuirà a tenere bloccata la circolazione atlantica, con flussi orientali che alimenteranno il residuo canale depressionario tra il Nord Africa ed il Basso Mediterraneo. Correnti fredde artiche continueranno a coinvolgere l’Europa dell’Est e i Balcani, senza sfondare verso l’Italia almeno in una prima fase.
Novità sono però attese da Venerdì 7 Febbraio, a seguito del rafforzamento di un ponte anticiclonico tra Scandinavia e Russia. Il lago d’aria fredda presente sull’Est Europa tenderà a scorrere in moto retrogrado verso i paesi dell’Europa Centrale per spingersi anche verso i paesi occidentali del Continente fino ad entrare parzialmente sul Mediterraneo dalla Francia.
Il tempo è atteso di nuovo in deterioramento sull’Italia, lambita da questo flusso freddo orientale che innescherà contrasti sul Mediterraneo con la possibile genesi di una nuova depressione dalle caratteristiche più invernali. Questo insidioso vortice richiamerà aria più umida che al Nord interagirà con quella più fredda da est, apportando possibili nevicate a bassa quota o in pianura.
Martedì 4 Febbraio: variabilità indugerà all’estremo Sud, qualche pioggia solo in Sicilia e sulla Bassa Calabria. Tempo in genere soleggiato al Centro-Nord, con locali nebbie. Temperature in lieve calo nei valori minimi e sulle regioni adriatiche, a causa di infiltrazioni fredde dai Balcani.
Mercoledì 5 Febbraio: consolidamento dell’anticiclone con bel tempo su quasi tutta Italia, tranne in Sicilia dove potrà ancora manifestarsi qualche rovescio sui settori meridionali.
Giovedì 6 Febbraio: soleggiato, a parte addensamenti sulle Isole. Si avvicina aria più fredda da est.
Ulteriori tendenze meteo: si formerà un insidioso vortice, con effetti tutti da valutare per il sopraggiungere di correnti più fredde orientali. Il tempo si deteriorerà e al Nord crescerà la possibilità di neve a quote molto basse.
]]>Gennaio si conclude con meteo poco invernale e poco cambierà per l’inizio di Febbraio, anche se avremo maltempo dovuto all’imminente risalita dal Nord Africa di un ciclone destinato a colpire il Sud e le due Isole Maggiori. La bassa pressione si approfondirà come effetto del contrasto di aria relativamente fredda nord-atlantica contro masse d’aria più calde richiamate dalla Libia.
Il maltempo più incisivo colpirà Sardegna e Sicilia almeno ad inizio weekend e non mancheranno temporali con possibilità di nubifragi. Qualche precipitazione interesserà anche il Nord, con neve a quote relativamente basse sulle Alpi Occidentali. Nella giornata di Domenica le precipitazioni si sposteranno anche sul resto del Sud per risalire anche su parte delle regioni centrali adriatiche.
Questo vortice non troverà modo di evolvere velocemente verso est e pertanto resterà attivo per più giorni, contribuendo a mantenere meteo localmente avverso e forti venti anche in avvio di settimana. Le regioni meridionali saranno ancora coinvolte dall’instabilità, anche se con precipitazioni via via meno incisive rispetto al weekend.
Verso metà settimana il tempo dovrebbe migliorare anche al Sud per una nuova spinta espansiva dell’Anticiclone presente sull’Europa Centro-Occidentale. Aria più fredda artica continuerà a coinvolgere l’Europa dell’Est e i Balcani, ma non dovrebbe essere in grado di sfondare verso l’Italia, fatta eccezione per qualche spiffero sul Basso Adriatico ed all’estremo Sud.
Sabato 1° Febbraio: precipitazioni persisteranno tra Nord-Ovest ed Alta Toscana, in graduale attenuazione da est. Non mancheranno nevicate fino in alta collina sulle Alpi Occidentale. Peggiora sulle Isole Maggiori, con arrivo di forti rovesci tra pomeriggio e sera principalmente in Sardegna.
Domenica 2 Febbraio: forte maltempo su Isole Maggiori e Calabria ionica, fenomeni più deboli sul resto del Sud e anche sul medio Adriatico. Il sole sarà prevalente al Nord.
Lunedì 3 Febbraio: resistono piogge sparse tra Puglia, Calabria e Isole Maggiori. Più sole altrove.
Ulteriori tendenze meteo: sembra farsi strada l’anticiclone con qualche sbuffo d’aria fredda limitato ai settori meridionali adriatici. Possibile cambiamento solo dal weekend dell’8-9 Febbraio.
]]>Il nuovo fronte atlantico, che sta portando meteo avverso in quest’inizio settimana su parte del Nord Italia e sulla Toscana, per martedì evolverà verso levante e coinvolgerà altre regioni. Ci attendiamo quindi un’ondata di maltempo destinata stavolta non solo al Nord, ma a coinvolgere anche il Centro-Sud, specie il lato tirrenico. Le nevicate saranno relegate alle montagne sulle Alpi.
Le temperature resteranno miti e nettamente sopra media per via di sostenuti venti meridionali. Il fronte perturbato sarà legato ad una nuova profonda depressione, il cui fulcro transiterà sul Regno Unito come come già avvenuto per il recente super Ciclone Eowin. Residue condizioni d’instabilità si attarderanno Mercoledì 29 solo al Sud e sul medio versante tirrenico, con un lieve calo termico.
Inizieranno così i giorni della Merla, che non saranno però rigidi come da tradizione. Un po’ di aria fredda scivolerà sull’Europa Occidentale e sul Mediterraneo ad ovest dell’Italia, alimentando una modesta area di bassa pressione in isolamento in prossimità delle Baleari. Questo vortice coinvolgerà solo marginalmente alcune nostre regioni più occidentali.
Lo scenario non sembra cambiare in avvio di Febbraio, con l’Italia che risentirà in parte del ciclone afro mediterraneo. Da ovest si affaccerà l’anticiclone che poi spingerà verso l’Europa Centrale, abbracciando in parte anche il nostro Paese. Le temperature resteranno probabilmente abbastanza miti ed il freddo invernale risulterà prerogativa dei paesi dell’Est Europa.
Martedì 28 Gennaio: insisterà maltempo tra Lombardia e Triveneto, con precipitazioni diffuse e nevicate sulle Alpi fino attorno agli 800-1000 metri. Entro sera migliora su tutto il Nord. Al Centro-Sud le precipitazioni saranno intermittenti, più consistenti lungo la fascia tirrenica e ovest Sardegna.
Mercoledì 29 Gennaio: variabilità al Sud, con fenomeni più incisivi in Sicilia, Calabria e Puglia. Qualche fenomeno anche in Sardegna, Lazio e Campania. A fine giornata peggiora al Nord-Ovest.
Giovedì 30 Gennaio: piogge al Nord-Ovest, con neve sulle Alpi oltre i 1000 metri. Asciutto altrove.
Ulteriori tendenze meteo: niente freddo a fine Gennaio e la situazione rimarrà immutata anche per l’inizio di Febbraio, che partirà con l’influenza marginale di un tenace vortice afro mediterraneo.
]]>Sta temporaneamente aumentando la pressione sull’Italia e questa fase di meteo stabile non è altro che la conseguenza della rimonta di un promontorio anticiclonico, la cui spinta espansiva deriva dal passaggio del super Ciclone Eowyn sulle Isole Britanniche. Non c’è quindi alcuna conseguenza sull’Italia, che vive un contesto decisamente mite.
Le correnti atlantiche tenderanno però ad abbassarsi leggermente di latitudini nel weekend, con il passaggio di una piccola modesta saccatura sul Nord Italia proprio tra Sabato 25 e Domenica 26. La perturbazione associata porterà qualche pioggia e rovescio sulle regioni settentrionali e sulla Toscana, con nevicate in montagna sull’Arco Alpino al di sopra dei 1000-1200 metri.
Un nuovo affondo perturbato, legato ad una saccatura più ficcante, dovrebbe causare un peggioramento più organizzato all’inizio della prossima settimana. Ci attendiamo quindi un’ondata di maltempo destinata stavolta non solo al Nord, ma a coinvolgere anche il Centro-Sud. Le temperature resteranno però abbastanza mite, per via del richiamo meridionale annesso al fronte.
Condizioni d’instabilità si attarderanno Mercoledì 29 solo al Sud, con un moderato calo termico per correnti occidentali più fredde. A seguire, nel corso dei Giorni della Merla ci sarà l’isolamento di una circolazione depressionaria sul Mediterraneo a ridosso delle Baleari, con maltempo più probabile sulle regioni di ponente ed in Sardegna. Non ci sarà particolare freddo.
Sabato 25 Gennaio: aumenta la nuvolosità al Nord-Ovest con prime deboli piogge più probabili in Liguria. Peggiora dalla notte con precipitazioni più diffuse e neve sulle Alpi Occidentali dai 1300/1500 metri. Asciutto al Centro-Sud con sole e qualche nube sull’area tirrenica.
Domenica 26 Gennaio: maltempo al Nord ma con miglioramento a partire da ovest. Neve sulle Alpi sopra i 1000 metri. Qualche pioggia su Toscana, Umbria e Lazio, nuvolosità sterile altrove.
Lunedì 27 Gennaio: un nuovo fronte atlantico porterà un carico di piogge al Nord-Ovest e Toscana.
Ulteriori tendenze meteo: scenari perturbati anche verso il Centro-Sud Martedì 28, poi per Mercoledì 29 solo al Sud e ancora per fine Gennaio rischio di pioggia limitato ad alcune regioni, ma senza il freddo che sarebbe la tradizione dei Giorni della Merla.
]]>Il ciclone mediterraneo è in fase d’esaurimento, anche se condiziona ancora il meteo in quest’inizio settimana. Ci sono però delle novità, con il vasto anticiclone europeo che si va sempre più assottigliando e inizia a cedere da ovest incalzato dal ritorno del flusso atlantico. Un primo debole impulso perturbato sta giungendo sull’Italia, dove è assorbito dall’area depressionaria preesistente.
Le precipitazioni più incisive riguarderanno il Nord e la fascia tirrenica, con nevicate lungo le Alpi e l’Appennino. Questo fronte aprirà la strada ad una nuova perturbazione tra Mercoledì 22 e Giovedì 23, legata all’approfondimento di un vortice depressionario sul Regno Unito. La rotta di questo fronte sarà più settentrionale, con fenomeni che coinvolgeranno parte del Centro-Nord.
Il resto d’Italia si troverà in attesa e alle prese con una breve tregua, con le regioni del Sud maggiormente protette da una rimonta dell’anticiclone di matrice afro mediterranea. I venti meridionali faranno innalzare le temperature sino a valori sopra media, ma non sono previste fasi particolarmente fredde nemmeno a seguito del fronte.
Una probabile nuova rimonta anticiclonica è attesa sul finire della settimana, poi sembra proseguire lo stesso trend. L’ultima parte di Gennaio sembra infatti mantenersi un flusso mediamente zonale a livello europeo, che influirà solo in parte sull’Italia con precipitazioni più probabili al Nord e una maggiore presenza anticiclonica sul resto della Penisola.
Martedì 21 Gennaio: variabilità al Nord con precipitazioni sparse tra Lombardia e Nord-Est, ma in miglioramento da ovest. Piogge o rovesci più diffusi si avranno lungo le regioni tirreniche, poi migliora verso fine giornata a parte in Sardegna dove giungeranno nuovi fenomeni da ovest
Mercoledì 22 Gennaio: peggiora al Nord-Ovest e Toscana già dal mattino, più asciutto altrove. In giornata precipitazioni in estensione al resto del Nord, Umbria e Marche.
Giovedì 23 Gennaio: ancora piogge al Nord e parte del Centro Italia, ma tende a migliorare.
Ulteriori tendenze meteo: ultimi giorni della settimana con maggiore stabilità, ma temperature miti e sopra la media quasi ovunque. Nel corso del weekend un nuovo fronte atlantico è atteso verso il Nord.
]]>La circolazione depressionaria, in approfondimento sulla Tunisia movimenta il meteo all’estremo Sud e sulle Isole Maggiori. Da questo vortice si inarca un’intensa perturbazione che determina marcato maltempo con piogge anche particolarmente ingenti sulla Sardegna tirrenica, poi tra la Calabria e la Sicilia con particolare riferimento alla fascia ionica.
Oltre alle precipitazioni spiccano i venti particolarmente burrascosi e tempestoso dai quadranti orientali sui bacini attorno alle Isole e sullo Ionio, con violente mareggiate sulle coste esposte. La stessa circolazione ventosa contribuisce ad accentuare l’effetto stau, specie lungo le aree montuose esposte. Ci attendiamo cumulati anche di 200-300 mm nell’arco dell’intera fase perturbata.
Queste condizioni di meteo avverso tra Calabria e Isole si protrarranno anche nel weekend, con i fenomeni che si espanderanno più attenuati anche verso il resto del Sud Peninsulare, Basso Lazio e persino alcune regioni del medio versante adriatico. Domenica 19 qualche precipitazione raggiungerà anche le regioni tirreniche e parte del Nord-Ovest.
All’inizio della nuova settimana avremo ancora marcata variabilità a carattere diffuso. Il ciclone mediterraneo, seppur indebolito, tenderà ad essere assorbito da infiltrazioni atlantiche. Verso metà settimana ci sarà una parziale tregua per la rimonta dell’anticiclone che precederà il probabile ingresso di un fronte perturbato da ovest con il ritorno delle correnti oceaniche.
Sabato 18 Gennaio: le maggiori precipitazioni interesseranno la Sardegna orientale, inizialmente anche Sicilia e Calabria poi in miglioramento. Precipitazioni in estensione al resto del Sud, specie tra Puglia e Basilicata. Deboli fenomeni risaliranno verso le regioni centrali e poi anche in Liguria.
Domenica 19 Gennaio: rovesci ancora in Sardegna, qualche debole pioggia anche sulle zone tirreniche e in risalita verso il Nord Italia. Neve in Piemonte a quote basse. Temperature in risalita.
Lunedì 20 Gennaio: precipitazioni intermittenti su Sardegna, Nord-Ovest, poi anche zone ioniche.
Ulteriori tendenze meteo: temporaneo miglioramento con il ciclone mediterraneo che si colmerà In seguito, nella seconda parte di settimana, potrebbero riaffacciarsi le correnti atlantiche con precipitazioni più organizzate stavolta anche sul Settentrione.
]]>L’area di bassa pressione, ora nei pressi della Sicilia, è destinata ad influenzare il meteo ancora per diversi giorni, tanto che ci sarà persino una recrudescenza del maltempo, come vedremo, dopo metà settimana. Correnti fredde dai Balcani continuano a scorrere verso l’Italia, con instabilità che coinvolge le regioni meridionali e parte di quelle centrali adriatiche.
La neve continua a scendere e fino a bassa quota, meno intensamente dei giorni scorsi. I forti venti di Tramontana, Bora e Grecale acuiscono parecchio il freddo, in quello che è il secondo episodio invernale rilevante per il Sud. Questo vortice perderà un po’ di forza Mercoledì 15 consentendo un certo miglioramento, ma resterà ancora aperto un flusso di correnti nord-orientali dai Balcani.
Un nuovo impulso freddo da est giungerà proprio Giovedì 16 a rinvigorire di nuovo la circolazione depressionaria tra il Nord Africa e i mari meridionali italiani. Un vortice dovrebbe scavarsi tra la Tunisia e le Isole Maggiori, determinando un ritorno del maltempo con piogge anche particolarmente ingenti tra le regioni ioniche, la Sardegna e la Sicilia. La neve si sposterà sui monti.
L’anticiclone riuscirà ad avere la meglio solo al Centro-Nord ed avremo una circolazione bloccata per più giorni. Il contrasto tra l’aria fredda dai Balcani e quella più calda in risalita dalla Libia potrebbe alimentare pericolosamente il vortice ciclonico, con rischio di piogge a carattere alluvionale in un contesto più mite e meno invernale di quello dei giorni precedenti.
Mercoledì 15 Gennaio: un po’ d’instabilità all’estremo Sud, con qualche pioggia o rovescio. Deboli nevicate localmente fino in collina. Bello in genere altrove, con sole incontrastato al Nord e sulle Tirreniche. A fine giornata tornerà qualche debole precipitazione tra Marche ed Abruzzo.
Giovedì 16 Gennaio: variabilità tra Adriatiche e Sud, ma peggiora in giornata sulle Isole con piogge in intensificazione sui versanti orientali. Rovesci in arrivo sulle aree ioniche.
Venerdì 17 Gennaio: forte maltempo atteso sulle Isole Maggiori e parte del Sud Peninsulare.
Ulteriori tendenze meteo: rischio di ingenti piogge su fascia ionica e zone orientali di Sardegna e Sicilia, per l’insistenza del vortice mediterraneo. L’anticiclone resisterà al Centro-Nord, mentre i flussi più miti di matrice nord-africana faranno risalire le temperature.
]]>Le condizioni meteo stanno subendo un peggioramento drastico, con un’ondata di freddo intenso che si è abbattuta su tutta l’Italia. Mentre le temperature continuano a calare sensibilmente, le regioni centrali e meridionali sono travolte da una perturbazione atmosferica particolarmente intensa, capace di generare nevicate abbondanti fino a quote collinari. Persino i rilievi della Sicilia stanno registrando episodi di neve, un fenomeno raro ma significativo.
Negli ultimi anni, la dinamica meteorologica ha mostrato segnali di mutamenti profondi, con un’accelerazione dei fenomeni estremi. Quando le piogge arrivano, spesso si traducono in precipitazioni torrenziali concentrate in tempi brevi, come dimostrano le alluvioni dello scorso autunno che hanno colpito duramente diverse regioni italiane, in particolare l’Emilia-Romagna.
Oggi, lo scenario si sposta sul fronte nevoso. Le nevicate, seppur meno frequenti, si manifestano con intensità straordinaria, coprendo rapidamente ampie zone di territorio. Questo è il caso delle regioni appenniniche, dove la neve ha raggiunto quote molto basse, interessando colline e valli, soprattutto nelle aree interne del Lazio, dell’Abruzzo, del Molise, della Campania, della Calabria e perfino della Sicilia.
Le zone montane e collinari lungo la dorsale appenninica sono attualmente sotto una fitta coltre di neve, con accumuli che stanno generando disagi alla circolazione stradale e rallentamenti nei trasporti locali. Il versante tirrenico è uno dei più colpiti, con segnalazioni di nevicate abbondanti nelle province interne di Roma, L’Aquila, Campobasso e Napoli.
Sui rilievi maggiori, come il Gran Sasso, il Matese e la Sila, si registrano accumuli significativi, con alcune località che potrebbero superare il metro di neve. Anche l’Etna e i monti delle Madonie stanno vivendo un evento meteorologico di grande rilievo, con temperature molto rigide.
Accanto alle nevicate, il maltempo è amplificato da venti forti che soffiano su gran parte del territorio italiano. Questa condizione ventosa, accompagnata da una depressione atmosferica molto profonda, contribuisce a intensificare il senso di gelo e a peggiorare le condizioni di viabilità. Le raffiche di vento sono particolarmente intense lungo le coste tirreniche e nelle zone collinari, rendendo necessario prestare massima attenzione agli avvisi di allerta meteo emessi dagli enti competenti.
Mentre il Nord Italia, e in particolare la Pianura Padana, continua a rimanere privo di neve significativa, molti appassionati di meteorologia discutono sulla percezione di un “non inverno” per questa stagione. Tuttavia, è importante ricordare che la neve al Nord potrebbe ancora arrivare nelle prossime settimane, considerando che gennaio e febbraio sono tradizionalmente i mesi più propizi per questo tipo di eventi.
Nel frattempo, le aree montane e collinari del Centro e del Sud si trovano a gestire neve eccezionalmente abbondante. Inoltre è previsto che le temperature caleranno ulteriormente, aprendo la strada a una fase di gelo intenso che interesserà gran parte del Paese.
Questi fenomeni meteorologici estremi sono un chiaro segnale del cambiamento climatico in atto, che sta alterando profondamente le dinamiche atmosferiche globali e locali. La frequenza di eventi così intensi è destinata ad aumentare, richiedendo maggiore consapevolezza e preparazione da parte di cittadini e istituzioni. Le alluvioni, le tempeste di vento e le nevicate straordinarie sono ormai parte integrante di uno scenario climatico in continua evoluzione.
Il meteo in Italia, dunque, continua a sorprenderci, alternando periodi di siccità a fasi di precipitazioni estreme.
]]>
Manca ormai molto poco alla prima Luna piena del 2025, nota anche come 'Luna piena del lupo'. Un nome che viene dall'antica tradizione dei nativi americani. Sarà il primo plenilunio dell'anno, e rischiarerà la notte in tutta Italia, regalando anche scorci e immagini molto belle.
Il plenilunio di questo gennaio sarà il prossimo lunedì 13 gennaio, ma già nel fine settimana assisteremo a una Luna quasi piena, quindi molto luminosa. I primi a vederla sorgere, il prossimo 13 gennaio, saranno gli abitanti delle regioni italiane più orientali, a partire dal tardo pomeriggio, mentre gli ultimi saranno quelli delle aree più occidentali.
Per l'osservazione potrebbe esserci qualche problema, visto che dal fine settimana è prevista una ondata di maltempo che porterà pioggia, neve e copertura nuvolosa. Si può verificare che tempo farà nella propria zona grazie alle mappe previsionali navigabili di Meteored.
Fra due momenti di Luna piena passano in media 29 giorni, 12 ore e 44 minuti. Questo intervallo di tempo viene chiamato mese sinodico, o lunazione, o mese lunare. È il tempo che la Luna impiega per riallineare nuovamente la sua posizione con il Sole e la Terra.
Quando sarà la Luna piena nei diversi mesi del 2025? Iil calendario nell'elenco a seguire:
Come ogni anno tornerà, anche nel 2025, il fenomeno della Superluna. Con questo termine, che non è un termine scientifico ufficiale, si indica un 'plenilunio al perigeo', cioè una Luna piena che si verifica nel momento di massima vicinanza tra Luna e Terra. Bisognerà aspettare i mesi autunnali per assistere a questo fenomeno.
Per il secondo plenilunio del 2025 dovremo aspettare il 12 febbraio prossimo, un mercoledì.
]]>Una nuova perturbazione è pronta a condizionare il meteo su parte d’Italia, sempre sulla scia di miti correnti atlantiche. Ormai è però quasi alle porte un cambio di circolazione che favorirà un periodo più freddo sull’Italia, a causa di un impulso d’aria artica in discesa dal Nord Europa. Prima di questo raffreddamento le temperature si manterranno generalmente sopra le medie del periodo.
Il rapido passaggio frontale del 9 Gennaio colpirà principalmente il Nord, ma qualche pioggia si avrà anche sulle aree tirreniche del Centro-Sud per effetto dei flussi umidi occidentali. Venerdì 10 inizierà a concretizzarsi l’annunciato cambio di circolazione, con un fronte freddo in addossamento alle Alpi dove inizierà a causare nevicate sui confini ed un calo delle temperature.
Questo fronte sarà legato all’impulso artico che poi irromperà nel vivo sull’Italia tra il weekend e l’inizio della prossima settimana, accompagnato da un peggioramento con rovesci e anche neve a quote localmente basse. Un vortice di bassa pressione dovrebbe formarsi sui mari meridionali italiani, come conseguenze dell’afflusso dell’aria fredda d’estrazione artica.
L’instabilità riguarderà quindi soprattutto il Sud e in una prima fase le regioni centrali adriatiche, con ritorno ad un clima invernale. Questa fase fredda dovrebbe protrarsi sino al 14 Gennaio, poi l’anticiclone avrà la meglio e riporterà tempo più stabile ovunque, con un generale miglioramento che dovrebbe affermarsi anche sulle regioni più meridionali e sulla Sicilia
Giovedì 9 Gennaio: più instabile al Nord-Est, Levante Ligure e Lombardia, con fenomeni in attenuazione da ovest e miglioramento ovunque dalla sera. Nubi irregolari anche sulle aree tirreniche del Centro-Sud, con qualche pioggia o rovescio intermittente.
Venerdì 10 Gennaio: peggiora sulle Alpi Centro-Occidentali, per l’addossamento del fronte freddo in discesa dal Nord Europa con nevicate più incisive sui versanti esteri. Schiarite prevalenti altrove.
Weekend: temperature in calo e maltempo al Sud. Coinvolto inizialmente anche il Centro Italia.
Ulteriori tendenze meteo: la fase invernale continuerà ad inizio settimana, con freddo e vento ovunque. Residua instabilità interesserà le regioni del Sud con neve sui rilievi, poi il tempo tornerà soleggiato sull’intera Penisola.
]]>Siamo in procinto di un nuovo peggioramento delle condizioni meteo, legato ad una depressione atlantica in approfondimento tra il Regno Unito e la Penisola Iberica. Il fronte in questione colpirà più direttamente il Nord e le regioni di ponente. Le prime deboli piogge di natura prefrontale iniziano ad interessare la Liguria, la Lombardia ed il medio-alto versante tirrenico.
La parte attiva della perturbazione entrerà pienamente nel vivo per il Lunedì dell’Epifania. Le temperature risaliranno fino a portarsi sopra la media, a causa di sostenute correnti meridionali, e solo su parte del Nord si avvertirà un po’ di freddo. Ci sarà occasione per rivedere nevicate abbondanti in montagna sull’Arco Alpino, localmente fino in collina specie sul Piemonte.
Solo Martedì 7 Gennaio la perturbazione raggiungerà il Nord-Est e le aree tirreniche del Centro-Sud, con temperature in moderato calo per il temporaneo ingresso d’aria più fredda al seguito del fronte. Ci sarà una breve tregua, ma non durerà, con una nuova perturbazione legata a correnti occidentali che riporterà maltempo anche vigoroso intorno al 9-10 Gennaio.
Ci saranno ancora piogge e neve, ma anche forti venti per il vortice ciclonico annesso alla perturbazione. Una parte dell’aria fredda che affluirà sull’Europa Centrale potrebbe entrare sull’Italia a partire dal 10 al seguito della saccatura, favorendo qualche nevicata fino a bassa quota sulle Alpi Orientali e sulla parte adriatica della dorsale centro-settentrionale appenninica.
Epifania: avvio di giornata con piogge deboli al Nord e sulla Toscana Settentrionale, ma in intensificazione entro sera sul Nord-Ovest. Neve sulle Alpi sopra i 1000 metri, ma a quote più basse sul Piemonte e in alcune valli. Entro sera peggiora in Sardegna. Temperature in aumento.
Martedì 7 Gennaio: residue piogge al Nord-Est con neve sulle Alpi dagli 800 metri. Rovesci più frequenti ed intensi al Centro Italia, in trasferimento alle Tirreniche del Sud. Migliora verso sera.
Mercoledì 8 Gennaio: inizialmente sole ovunque, poi progressivo peggioramento serale al Nord.
Ulteriori tendenze meteo: nuova ondata di maltempo su parte d’Italia attorno al 9/10 Gennaio, con al seguito aria più fredda che porterà un calo termico e neve a quote localmente basse anche in Appennino.
]]>Finisce la parentesi di meteo stabile, con il declino dell’anticiclone in rapida ritirata sotto i colpi di un fronte freddo, legato ad una depressione scandinava, in addossamento alle Alpi e in attesa di valicarle. Questa perturbazione sarà sostenuta da aria artica che invaderà tutta l’Europa Centro-Settentrionale e poi le nazioni orientali del Continente, con neve fino in pianura.
In Italia non andrà allo stesso modo, per via del rapido scivolamento del fronte freddo verso i Balcani e della pronta spinta da ovest dell’alta pressione, che ostacolerà l’entrata dell’aria fredda verso il bacino del Mediterraneo Centrale. Il passaggio perturbato si farà sentire specie verso il Centro-Sud nella giornata del 3 Gennaio con piogge, rovesci, neve in Appennino e venti sostenuti.
Al seguito di questa perturbazione l’Italia risentirà di una temporanea rimonta anticiclonica che riporterà tempo stabile, ma sarà solo una breve tregua. Il bel tempo riguarderà più che altro la giornata di Sabato 4, a parte residui rovesci al Sud. Tra il 5 e il 6 Gennaio avanzerà una nuova perturbazione legata ad una depressione atlantica in approfondimento sul Regno Unito.
Il fronte interesserà più direttamente il Nord e le regioni di ponente. Le temperature risaliranno fino a portarsi sopra la media, a causa di correnti meridionali, e solo su parte del Nord si avvertirà un po’ di freddo. Solo martedì 7 Gennaio la perturbazione raggiungerà il Nord-Est e le aree tirreniche Centro-Sud, con temperature in moderato calo. Il vero Inverno resterà lontano.
Venerdì 3 Gennaio 2025: miglioramento al Nord, a parte residue precipitazioni al Nord-Est. La parte attiva della perturbazione raggiungerà le regioni centrali, con precipitazioni dapprima sulle aree tirreniche e poi in serata sulle regioni adriatiche, nevose in montagna. Peggiora in Campania.
Sabato 4 Gennaio 2025: in mattinata piogge al Sud, ma in attenuazione. Generalmente soleggiato altrove, ma con aumento della nuvolosità entro sera sulle regioni di Nord-Ovest e sulla Toscana.
Domenica 5 Gennaio 2025: prime piogge in Liguria, dalla sera anche su parte del Settentrione.
Ulteriori tendenze meteo: la perturbazione per l’Epifania porterà piogge al Nord in intensificazione dalla sera, mentre andrà al meglio al Centro-Sud dove il fronte perturbato transiterà nella giornata del 7 Gennaio.
]]>